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sabato 7 settembre 2024

Sintesi Sentenze Caso omicidio Moro e scorta

Il primo processo per la strage di via Fani e il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro unifica i procedimenti Moro-uno e Moro-bis: l'inchiesta Moro uno, condotta dai giudici istruttori Ernesto Cudillo, Achille Gallucci, Amato, Rosario Priore e Ferdinando Imposimato e la Moro bis, condotta da Priore e Imposimato. Il dibattimento si apre il 14 aprile 1982; pubblico ministero è Nicolò Amato. Il 24 gennaio 1983 i giudici della prima Corte di assise di Roma (presidente Severino Santiapichi) emettono la sentenza di condanna all'ergastolo per 32 persone: Renato Arreni, Lauro Azzolini, Barbara Balzerani, Franco Bonisoli, Anna Laura Braghetti, Giulio Cacciotti, Raffaele Fiore, Prospero Gallinari, Vincenzo Guagliardo, Maurizio Iannelli, Natalia Ligas, Alvaro Loiacono, Mario Moretti, Rocco Micaletto, Luca Nicolotti, Mara Nanni, Cristoforo Piancone, Alessandro Padula, Remo Pancelli, Francesco Piccioni, Nadia Ponti, Salvatore Ricciardi, Bruno Seghetti, Pietro Vanzi, Gian Antonio Zanetti, Valerio Morucci, Adriana Faranda, Carla Maria Brioschi, Enzo Bella, Gabriella Mariani, Antonio Marini e Caterina Piunti. Il 14 marzo 1985 la Corte di assise di appello conferma 22 condanne all'ergastolo. Ridotta la pena per Natalia Ligas, Mara Nanni, Gian Antonio Zanetti, Valerio Morucci, Adriana Faranda, Carla Maria Brioschi, Enzo Bella, Gabriella Mariani, Antonio Marini e Caterina Piunti. Il 14 novembre 1985 la Cassazione conferma quasi integralmente la sentenza, tranne per le posizioni di 17 imputati minori per i quali si chiede la rideterminazione della pena. Il processo Moro ter (contro Aldi Gino ed altri; contro Senzani ed altri...) si basa sull'istruttoria condotta dal giudice Rosario Priore sulla colonna romana delle Brigate rosse e chiusa il 3 agosto 1984. Il dibattimento e l'escussione dei testimoni inizia nell'autunno del 1986; pubblico ministero è Francesco Nitto Palma. Il processo si conclude il 12 ottobre 1988 con 153 condanne (26 ergastoli e 1800 anni complessivi di detenzione) e 20 assoluzioni. La seconda Corte d'assise (presidente Sergio Sorichilli) condanna all' ergastolo Vittorio Antonini, Barbara Balzerani, Susanna Berardi, Roberta Cappelli, Marcello Capuano, Renato Di Sabbato, Vincenzo Guagliardo, Maurizio Iannelli, Cecilia Massara, Paola Maturi, Franco Messina, Luigi Novelli, Sandra Padula, Remo Pancelli, Stefano Petrella, Nadia Ponti, Giovanni Senzani, Paolo Sivieri, Pietro Vanzi, Enrico Villimburgo, i latitanti Rita Algranati e Alessio Casimirri e gli imputati in libertà per decorrenza dei termini di detenzione Eugenio Pio Ghignoni, Carlo Giommi, Alessandro Pera e Marina Petrella. Il 6 marzo 1992 la terza Corte di assise di appello conferma la condanna all' ergastolo per 20 imputati. Pena ridotta per Alessandro Pera, Eugenio Ghignoni, Paola Maturi e Franco Messina e altri due imputati. Il 10 maggio 1993 una sentenza della prima sezione penale della Corte di cassazione (presidente Arnaldo Valente) conferma le condanne emesse in appello per gli imputati del Moro-ter. Annullata, con rinvio ad altra sezione penale della Corte di appello di Roma solo la sentenza nei riguardi di Eugenio Ghignoni, condannato in appello a 15 anni di prigione. iudice istruttore del processo Moro quater è Rosario Priore, che deposita l'istruttoria il 20 agosto 1990. Il dibattimento ha inizio nel 1991 presso la Corte di assise di Roma; pubblico ministero è Antonio Marini. Il processo si conclude l'1 dicembre 1994 con una sentenza della prima Corte di assise (presidente Severino Santiapichi) che condanna all'ergastolo Alvaro Loiacono, in carcere in Svizzera per altre vicende, riconosciuto colpevole di concorso nel rapimento e nell'uccisione di Aldo Moro e di altri omicidi. Il 3 giugno 1996 la sentenza è confermata dai giudici della Corte di assise di appello di Roma e, il 14 maggio 1997, dalla Corte di cassazione. Il 16 luglio 1996 i giudici della seconda Corte d'Assise emettono la sentenza del processo Moro-quinquies e condannano all'ergastolo Germano Maccari per concorso nel sequestro e nell'omicidio di Aldo Moro e nell'eccidio della scorta e Raimondo Etro a 24 anni e sei mesi. Il 19 giugno 1997, in appello, la pena per Maccari è ridotta a 30 anni. La Cassazione disporrà un nuovo processo e il 28 ottobre 1998 la nuova sentenza d'appello condanna Maccari a 26 anni ed Etro a 20 anni e 6 mesi. La condanna per Etro diventa definitiva nel 1999, mentre Maccari sarà di nuovo processato in appello e la sua pena ridotta a 23 anni.

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