giovedì 30 gennaio 2025
Su Sandro Marcucci Ustica Pratica di Mare Estratti Impossibile pentirsi Ciancarella
Perchè Nessuno possa dire mai che sono contro il capitano Mario Ciancarella
P 92 Manoscritto Impossibile Pentirsi
Mi avrebbe richiamato solo verso Novembre di quell’anno. Con voce quasi affannosa ed al
tempo stesso entusiasta disse: “Mario li abbiamo in pugno. Ho i nomi due colleghi, un
pilota ed un controllore che, se riusciremo a farli convocare dal Magistrato (sono troppo
impauriti infatti per presentarsi spontaneamente) confermeranno che il MIG libico in realta’
e’ decollato da Pratica di Mare.” Lo rimproverai subito aspramente per avermi dato quella
informazione per telefono, certamente controllato, ma lui non volle sentire ragioni. “Ma non
ti preoccupare. Lo capisci che significa questo, cosa potrebbe cambiare per il tuo
processo, specie ora che si e' costituito il tuo collegio di difesa politico? Stavamo dando
troppo fastidio, amico mio, ecco perche’ si sono costruite tutte quelle imputazioni contro di
te. Su, coraggio, a Natale ci vediamo e ne parliamo a quattr’occhi”
P 405 Manoscritto Impossibile pentirsi Mario Ciancarella
Il mistero di Sandro. Quanto sapeva in realtà su Ustica?
Ancora oggi non mi perdono di non essere stato poi così lucido come avrei dovuto, e come
avrei saputo se solo ne avessi percepito la assoluta necessità, per salvaguardare la vita di
Sandro. La sua insistenza nel volermi essere accanto per garantire la mia sicurezza, in qualche
maniera mi ha sempre lusingato, anche se allora non sarei stato in grado di leggere con
chiarezza questa mia personale "debolezza".
La nostra era una amicizia che era stata progressivamente cementata da una assoluta e
reciproca stima, nè abbiamo mai avuto alcun problema a riconoscere senza false modestie la
nostra evidente "diversità" e "maggiore serietà" rispetto alla massa dei colleghi. Sandro d'altra
parte ha fatto sempre di tutto perchè rimanessi convinto di essere stato io a coinvolgerlo nella
vicenda Ustica. Ed io ho sentito - e sentirò sempre - per tutti gli anni successivi alla sua morte la
responsabilità per averlo spinto a cercare quella testimonianza dei militari di Pratica di Mare,
che lo avrebbe bruciato fino a farlo incarcerare e fino a morirne.
Lui, per quei caratteri con cui l'ho già descritto, l'essere cioè un guascone e quasi un cavaliere
medievale - deciso ad intervenire dovunque "si violasse la giustizia" - e contemporaneamente
pervaso da quella sindrome da fratello maggiore - desideroso cioè di attirare su di sè i pericoli
che potessero sfiorare i suoi "fratelli minori" -, ha fatto di tutto perchè non sospettassi mai
concretamente di quanto, su altri sentieri - forse ben più concreti e pericolosi dei miei -, lui
avesse potuto essere gia "consapevole" e dunque "coinvolto", autonomamente da me e da altre
comuni vicende, nella storia di Ustica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
E' per quello squarcio che io sono disperata per l'archiviazione del caso, per i rottami che il magistrato non ha mai potuto inda...
-
da 2.06.50 dichiarazione generale Tascio
-
SONO IL CONSIGLIERE MILITARE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E MI PRESENTO SPONTANEAMENTE PER RENDERE LE SEGUENTI DICHIARAZIONI IN R...
Nessun commento:
Posta un commento