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Delle Chiaie le stragi la polizia Lettera di Giovanni Spampinato 5 aprile 1972

Lettera di Giovanni Spampinato – documento scaricato da http://antimafia.altervista.org Ragusa, 5 aprile 1972 Una serie di considerazioni su alcuni recenti fatti avvenuti nelle province di Ragusa e Siracusa, fatti che ben si inquadrano in una ripresa, se mai c'è stata interruzione, della strategia della tensione e della provocazione iniziata con la lunghissima serie di attentati che costellò l'intero 1969, e che culminò con la strage di Piazza Fontana, mi fa ritenere che nella Sicilia sud-orientale elementi neofascisti stanno preparando le condizioni per una grossa provocazione contro la classe operaia e la sinistra in genere. Gli elementi, fra i quali fanno spicco alcuni criminali come Delle Chiaie e Quintavalle, si muovono in modo tale da scaricare sistematicamente le responsabilità delle loro azioni terroristiche sui militanti della cosiddetta sinistra extraparlamentare, nel chiaro intento di coinvolgere almeno a livello psicologico l'intera sinistra di classe e di far degenerare la campagna elettorale. In questo senso va vista la bottiglia incendiaria posta dagli stessi fascisti vicino alla sede ragusana della CISNAL, che ne ha semplicemente annerito la porta. In questo senso va vista la sapiente distribuzione delle bombe di Siracusa, per le quali solo degli ingenui o persone in mala fede potevano non dare la responsabilità ai fascisti. In questa strategia, un ruolo ben preciso svolge la Polizia, che obbedendo, oltre che alla sua naturale vocazione nostalgica, a precise direttive del Ministero degli Interni, dirige sistematicamente le sue indagini a sinistra, ignorando perfino l'evidenza dei fatti e, quando non può fare questo (come nel caso di Comiso) minimizza e dice che non è successo niente. L'interesse della polizia e del governo è evidentemente quello di strumentalizzare ogni disordine e ogni attentato per avvalorare la tesi che occorre rafforzare la D.C., garantire contro gli opposti estremismi. Ma sarebbe estremamente pericoloso che il P.C.I. cadesse in questo abile gioco, e non denunciasse la reale matrice degli attentati e il disegno politico che vi sta dietro. Per questo ho deciso di rivolgermi direttamente agli organismi del partito per esporre ciò di cui sono venuto a conoscenza negli ultimi mesi, svolgendo inchieste e indagini per "L'Ora". Ritengo infatti mio dovere di militante portare questi fatti e le ipotesi legittime che su essi si possono fare, e mi sono fatto, anche se a qualcuno potranno sembrare azzardate e farneticanti. Vorrei che non si ripetessero errori che sono stati fatti in passato (mi riferisco in particolare alle rivelazioni dell'avv. Ambrosini). I fatti brevemente possono essere così riassunti. A gennaio è stata segnalata a Ragusa la presenza di Stefano Delle Chiaie, uno dei principali esponenti del neofascismo terroristico degli ultimi 15 anni, implicato fino al collo negli attentati del dicembre '69, imputato latitante al processo Valpreda per falsa testimonianza (ha fornito l'alibi al fascista Merlino, infiltrato nel circolo anarchico "22 marzo"). Il Delle Chiaie è il principale teorico della strategia della provocazione e della infiltrazione nei gruppetti di sinistra. Tra le altre sue imprese, numerosi attentati dinamitardi (viene chiamato oltre che "Caccola", "il bombardiere"), alcuni dei quali in sedi fasciste. La Squadra Politica di Ragusa ha dichiarato di non conoscerlo, di non sapere se è anarchico o fascista, di non avere mai avuto sue foto. Il Delle Chiaie è stato visto a Ragusa in compagnia di Cilia, oltre che di Vittorio Quintavalle, già appartenente alla X Mas di Valerio Borghese (responsabile di 800 omicidi di partigiani, donne e bambini). Il Quintavalle, che è stato a Ragusa per diverse settimane a partire da Natale (e c'era stato già prima in occasione di altre campagne elettorali) è ripartito precipitosamente per Roma nonostante avesse affittato un appartamento a Ragusa, in seguito alla pubblicazione di notizie che lo riguardavano su "L'Ora". Il Quintavalle è stato subito interrogato dai Carabinieri in merito al delitto Tumino, e la sua abitazione è stata perquisita. Il figlio Giulio di 16 anni, anch'egli ospite per alcuni giorni a Ragusa, tentò una maldestra infiltrazione fra gli anarchici. Ma subito individuato, desistette dal tentativo. La preoccupazione del Q. si nota anche in una lettera inviata a "Paese Sera", che aveva ripreso la notizia, dal figlio Giulio, che sosteneva di non avere politicamente niente a che vedere col padre fascista. La lettera è stata scritta da qualcuno che sapeva il fatto suo, e non da Giulio. In merito al delitto Tumino, si impongono alcune considerazioni, prima fra tutte quella che da oltre 5 settimane dal crimine le indagini condotte dai Carabinieri per conto del Procuratore della Repubblica, sono insabbiate, il Tumino era coinvolto in traffici non chiari di oggetti d'arte. Negli stessi traffici sembra sia coinvolto anche l'on. Cilia. Ancora oggi pesano gravi sospetti su Roberto Campria, figlio del giudice. Le indagini sono state condotte in una strana maniera. La stampa, dopo la prima settimana, ha taciuto. Su Salvatore Cilia è necessario dire qualcosa di più di quello che già si sa. Il "pidocchioso" è in relazione con Valerio Borghese almeno dal 1954, quando Borghese firmò una dedica al libro di Cilia Non si parte ("A te, valoroso combattente, ieri con le armi oggi con la penna ..."). A cavallo fra gli anni 50 e gli anni 60, Cilia era vicinissimo ad organizzazioni estremistiche di destra come Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale; già da allora (il periodo in cui, fuori dal MSI, Cilia creò l'OAS, Organizzazione Autonoma Studentesca) Cilia doveva avere rapporti camerateschi con Delle Chiaie e Rauti. Cilia è strettamente legato ai neofascisti siracusani (ha tra l'altro salvato dalla bancarotta il settimanale fascista "L'Aretuseo"). A Siracusa c'era un consistente gruppo di Ordine Nuovo, che passò in blocco nel MSI nel novembre del 69, insieme con Pino Rauti. Fra questi, Giuseppe Spataro è stato nello stesso '69 cooptato nel Comitato Centrale del MSI. Alcuni di ON di Siracusa hanno partecipato nel 68 al viaggio in Grecia organizzato da Mario. Il 13 e 14 marzo a Siracusa sono esplose due bombe ad alto potenziale, una all'Ufficio di Collocamento e un'altra alla CGIL. Quest'ultima solo per un caso non ha provocato una strage. la Polizia immediatamente diresse le indagini sul gruppo di Lotta Continua, nonostante l'opinione pubblica fosse concorde nel denunciare la matrice fascista. Pochi giorni prima avevo dato notizia su "L'Ora" di un vasto giro di esplosivi fascisti nella provincia di Ragusa, esplosivi che con ogni probabilità sarebbero stati usati a Siracusa, dove più forti sono le lotte sindacali. Le due bombe erano state precedute da una serie di "botti" inspiegabili, il cui scopo era di preparare l'opinione pubblica ad addossare la responsabilità agli edili disoccupati, che in quei giorni avevano anche occupato il Comune (ma la lotta degli edili era stata vittoriosa). Negli stessi giorni, nella zona industriale gli operai davano vita ad una serie di grandi lotte contro i licenziamenti e contro la politica dei monopoli chimici. Il direttore dei ..., il fascista D'Arò, aveva chiamato la polizia per caricare gli operai della Grandis. La tecnica dello scaricamento delle responsabilità rivela, a mio avviso, la presenza della mano sapiente di Delle Chiaie, e la connivenza della polizia. E che la polizia si stia muovendo per incastrare gli ultrasinistri, al fine di creare confusione e discredito per la sinistra in vista delle elezioni è confermato da altri fatti, che possono sembrare secondari, ma che assumono un senso e un peso se inquadrati nel contesto generale. La Squadra Politica ha messo anche a Ragusa in giro la voce che fra gli anarchici ci sono provocatori dinamitardi. Venerdì 31 marzo a Siracusa, ad un dibattito sulla strage di stato organizzato dagli extraparlamentari del Soccorso Rosso, a cui mi sono recato perché mi erano state promesse rivelazioni clamorose, che poi non ci sono state, ho visto un individuo che mi sembrava di conoscere, nonostante l'elegantissimo vestito bleu, l'aria distinta e seria. L'ho osservato da lontano per qualche minutom e infine si è allontanato. Più tardi, quando stavo andando via per tornare a Ragusa, ho visto lo stesso individuo, stavolta con un vestito più dimesso che ben conoscevo, correre verso il cellulare della polizia che stava partendo da una traversa a qualche centinaio di metri dal locale in cui s'era tenuto l dibattito: era il signor Nicotra, agente della Squadra Politica di Ragusa. La polizia tra l'altro era a conoscenza del mio spostamento a Siracusa, essendovi inequivocabilmente accorto, per un inconveniente tecnico, che mentre parlavo con SR il mio telefono era controllato. Questo fatto a mio avviso dimostra che la polizia si muove nella direzione giusta per costruire gli attentati su misura agli extraparlamentari, potrebbe significare, ma questo mi sembra azzardato, che si sta costruendo non so quale provocazione sulla mia persona, dato che negli ultimi tempi sono venuto a conoscenza di fatti gravi, e forse si sospetta che sappia molto di più di quanto non dica. Per concludere, ritengo legittimo sospettare che, da qui alla campagna elettorale, i fascisti stanno preparando qualcosa di grosso, a Ragusa o a Siracusa, forse un attentato criminale di vaste proporzioni. Mi permetto di suggerire: 1°) La massima vigilanza nelle sezioni; 2°) La denuncia in tutte le sedi, riunioni di partito, comizi ecc. della trama nera; 3°) La massima attenzione per questo tipo di notizie. Giovanni Spampinato

Omicidio Giovanni Spampinato il caso non è chiuso

https://www.lasicilia.it/sottile-linea-nera/lombra-del-boss-sanzone-dietro-il-delitto-tumino-il-suo-nome-in-un-appunto-2-2341149/

Golpe Borghese: i rapporti di junio Borghese a Pisa e Viareggio

https://www.iltirreno.it/versilia/cronaca/2015/06/28/news/quando-borghese-tento-di-fare-il-golpe-1.11693171

Golpe Borghese 1971 I punti del progetto dei golpisti

Determinante è anche un appunto del Borghese, sequestrato net suo studio, nel quale sono in­ dicati le prime programmazioni operati del nuovo regime: 4L 1) Mantenimento dell'attuale impegno militare e finanziario nella NATO e messa a punto di un piano per incrementare la partecipazione italiana all'alleanza 2) Presa di Spagna atlantica. contatto coi governi dello Grecia, Portogallo per stabilire un patto eco nomico-militare di mutua assistenza e di tutela degli interessi nel Mediterraneo.3) Apertura di immediate relazioni diplomatiche colla Rhodesia ed il Sud Africa e avviare preli minari per accordi economico-politici .4) Mantenimento degli impegni presi per la Comu nità Europea in vista di una struttura politica futura nell'ambito del MEC. Revisione tuttavia delle norme comunitarie per quanto riguarda i momenti economici del Mercato Comune.5) Immediata destituzione di tutte Le persona­ lità politiche che svolgono incarichi diploma­ tici nel MEC, Consiglio di Europa, Nato e ONU.6) Adesione aLl'ONU nell'ambito di una revisio ne della partecipazione alla gestione della stes sa organizzazione da parte di un consiglio di nazioni europee.7) Nomina di un inviato speciale (possibilmente diplomatico di carriera) del Presidente con man sioni di contatto diretto e continuo col Presi dente degli-USA allo scopo di concretare con ra pidità i momenti di una partecipazione militare italiana ai problemi del Sud Est Asiatico.8) A mezzo dell'inviato Speciale avviare trattative per la richiesta di un prestito agli USA in dollari per far fronte alla attuale crisi economica (secondo te indicazioni degli esperti finanziari

Golpe Borghese 1971 Proclama di Junio Valerio Borghese

L'auspicata svolta politica, il lungamente atteso "colpo di stato" ha avuto Luogo. La formula politica che per un venticinquennio ci ha governato ha portato l'Italia sull'orlo dello sfacelo economico e morale, ha cessato di esistere.Nelle prossime ore con successivi bollettini, vi verranno indicati i provvedimenti più imme­ diati ed idonei a fronteggiare gli attuali squi libri della Nazione.Le FF.AA., le Forze delL'Ordine, gli uomini più competenti e rappresentativi della Nazione sono con noi; mentre, d'altro canto, possiamo assicu rarvi che gli avversari più pericolosi, quelli, per intendersi, che volevano asservire la Patria allo straniero, sono stati resi inoffensivi. Italiani ,lo Stato che insieme creeremo, sarà un'Italia senza aggettivi nè colori politici; Essa avrà una sola bandiera: il nostro glorioso Tricolore! Soldati di Terra, di Mare e dell'Aria, Forze dell'Ordine, a voi affidiamo la difesa della Pa tria ed il ristabilimento dell'ordine interno. . Non saranno promulgate leggi speciali nè verran no istituiti tribunali speciali; vi chiediamo solo di far rispettare Le leggi vigenti.Da questo momento, nessuno potrà impunemente deridervi, offendervi, ferirvi nello spirito e nel corpo, uccidervi.Nel riconsegnare nelle vostre mani il glorioso TRICOLORE vi invitiamo ad gridare il nostro prorompente inno d'amore: ITALIA ITALIA VIVA L'ITALIA.

Piazza fontana 2004 Rognoni ammette di essere a Piazza Fontana la sera 12-12- 1969 ....

Rognoni aveva tenuto un atteggiamento lineare e collaborativo (ammissione di essere stato avvisato della presenza di microspie da Azzi; di avere incontrato, da latitante a Madrid, Zorzi e Maggi nonché Dedemo e Digilio; di essersi trovato a piazza Fontana la sera del 12.12.1969) Il collaborativo Rognoni mica ha detto confermando Laura Picchi che era il passeggero di Rolandi con la borsa con la bomba dentro che vendevano non solo a Padova, ma anche a Milano. Infatti è stato Rognoni assolto, collaborativo ma non fesso. Per Laura Picchi è corretta per Rognoni la sentenza di primo grado 2001, non quella 2004 e Cassazione 2005 Laura Picchi

Prima Strage Piazza Fontana Napolitano Camera 29 aprile 1969

La situazione è torbida, onorevoli colle- ghi ; evidenti sono le spinte repressive e rea- zionarie, le provocazioni e gli intrighi che partono da determinati ambienti delle class i dirigenti e dell ' apparato dello Stato . Non è facile dire dove queste spinte possano in ul- tima istanza condurre . Non si tratta di intes- sere romanzi, come talvolta ci si accusa di fare, su presunti pericoli di colpi di Stato . Si tratta di guardare in faccia a quel che di torbido e pericoloso vi è nella situazione e di intervenire con decisione, facendo appello , tra l'altro, a quelle forze legate agli ideali della Resistenza, lealmente impegnate a di - fendere la Costituzione, che esistono in ogni settore dell'apparato statale, anche se spesso sono mortificate e scavalcate dagli elementi più reazionari che si annidano nei diversi corpi dell'organizzazione dello Stato . Guardare in faccia a quel che di torbido e pericoloso (pericoloso per lo stesso avveni- re democratico del nostro paese) vi è nella situazione anche in rapporto a disegni ed in- trighi autoritari che possono concepirsi ol- treoceano, in ambienti politici, militari e spionistici americani, e procedere per i ca- nali della NATO, di quella organizzazion e dell ' alleanza atlantica che noi denunciamo come fonte permanente di limitazione e di insidia per la sovranità e lo sviluppo demo- cratico del nostro paese . Il giornale del partito socialista ha pub- blicato mercoledì l ' articolo di un esponent e della resistenza greca, Nicola Nicolaidis : tra l ' altro, vi si cita l'articolo di una rivista americana in cui si sostiene che, per la co- stante tendenza dell'elettorato italiano a spo- starsi a sinistra, molti osservatori d ' oltreocea- no ritengono giunto il momento di creare a Roma un governo simile a quello della Gre- cia . Saremmo curiosi di sapere se l ' onore- vole Nenni, ministro degli esteri, ha fatto qualche passo per appurare chi siano i ver i ispiratori delle notizie riportate da questa ri- vista americana e per protestare per la pub- blicazione di simili articoli su riviste che s i dicono legate al Pentagono e alla CIA .

1991 Generale Aloja sulla strage di Piazza fontana e seconda ipotesi su vero assassino

p 330 Sentenza ordinanza Meroni 1995 Procura Milano Il giornalista Gianni CIPRIANI, autore con il fratello Antonio del libro "Sovranità limitata - storia dell'eversione atlantica in Italia" pubblicato nel 1991, riporta a pagina 121 una confidenza fatta dal generale ALOJA, Capo di Stato Maggiore della Difesa alla fine degli anni '60, ad un alto ufficiale del medesimo ambiente assai significativa: "L'attentato di Piazza Fontana è stato in qualche modo organizzato dall'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'Interno. Il S.I.D. si adoperò per coprire tutto". Non si puo' scartare con quel che dice Aloja che anche il Rognoni il Maggi e lo Zorzi erano da assolvere per la strage di Piazza Fontana e Pinelli poteva sapere che Ippolito Salvatore infiltrato nel circolo 22 marzo potrebbe essere il vero assassino il 12 dicembre 1969 a Milano. Laura Picchi è per la tesi: Mario Merlino esecutore attentato a Roma , Ippolito Strage Piazza Fontana, Mandanti Ufficio affari riservati Ministero interno Delle Chiaie e Aginter Press per fare la lotta anticomunista in Italia con gli Usa, depistaggi: servizio informazione difesa e P2 Gelli. Laura Picchi

Piazza Fontana 1984 Rino Formica e la sovranità limitata italiana

29 12 1984 Repubblica Rino Formica: Noi non abbiamo un sistema di sicurezza nazionale capace di opporsi a questi avvertimenti I nostri servizi di sicurezza sono insufficienti perchè cosi li hanno voluti gli accordi internazionali. Non difendono l'Italia perchè non debbono difenderla. Sono funzionali alla nostra condizione di inferiorità. La sovranità limitata italiana è riscontrabile nel momento in cui gli interessi del nostro Paese non coincidevano con quelli di potenze estere, bastava analizzare i fatti. Laura Picchi

Piazza Fontana Il neofascista Rognoni anche se assolto è l'assassino?

Dal libro la Strage di Stato si apprende che Ippolito informa i superiori del viaggio di Valpreda a Milano il 12 dicembre 1969: “Ippolito almeno da fine novembre sapeva che il ballerino stava per andare nel capoluogo lombardo…[…] …L’11 dicembre, Ippolito era nella sede del circolo «22 marzo» quando Emilio Bagnoli riferì a Umberto Macoratti che Valpreda era appena partito per Milano con la sua Fiat 500. Ippolito telefonò immediatamente al suo capo, il commissario Domenico Spinella. Che fosse lui la fonte della prima segnalazione lo dirà il questore di Roma, Parlato, durante la conferenza stampa dopo il riconoscimento di Valpreda, il 16 dicembre. Naturalmente senza rivelare che si trattava di un poliziotto infiltrato nel gruppo anarchico. La polizia seppe quindi da subito che quella testa calda di Valpreda era a Milano: non dovette attendere soffiate o indicazioni esterne.” Bisognava trovare qualcuno che facesse la parte di Valpreda:

Guardate la foto di Giancarlo Rognoni e ripensate a Rolandi che dice il mio passeggero aveva il volto piu' scavato di Valpreda:

Per Laura Picchi c'era Rognoni sul taxi di Rolandi, assolto dalla Cassazione nel 2005. Laura Picchi

Piazza Fontana Cassazione 1987 Freda e Ventura fu giusto assolverli?

Laura Picchi condivide il giudizio della Cassazione 1987 per insufficienza meglio assenza di prove del Ventura Giovanni, del Freda, del Giannettini, del Merlino, del Valpreda, del Borghese, del Gargamelli e del Pozzan relativamente al reato di strage. Dopo attenta lettura delle sentenze nessuno di questi c'è prova alcuna che abbia commesso la strage di Piazza Fontana. Il Merlino si ritiene potrebbe aver commesso gli attentati del 12 dicembre 1969 a Roma come infiltrato neofascista tra gli anarchici su ordine di Delle Chiaie e col mandante di Aginter Press di Guerin Serac. Laura Picchi

Piazza fontana il possibile movente dell'omicidio di Giuseppe Pinelli

Come scrisse Paese sera il 9 maggio 1974 Ippolito nervoso e insicuro si contraddice e non porta prove della colpevolezza di Pinelli e Valpreda. Lui era al Circolo 22 marzo al momento della strage di Piazza Fontana o dov'era? Che sapeva Pinelli? Qual'è il movente del suo possibile omicidio? Sapeva troppo su Ippolito? Qui l'articolo di Paese sera https://stragedistato.wordpress.com/wp-content/uploads/2015/07/1974-05-9-paese-sera-si-contraddice-lagente-spia.jpg Qui l'interrogatorio di Ippolito: 8 maggio 1974 Catanzaro – interrogatorio in aula di Salvatore Ippolito (poliziotto infiltrato nel 22 marzo) by stragedistato 8 maggio 1974 Catanzaro - Salvatore Ippolito DR: Ebbi incarico dal dott. Spinella, nonostante che in un primo tempo avessi cercato di non accettare l’incarico, di avvicinare il gruppo degli anarchici in occasione della annunciate venuta a Roma dell’anarchico Ivo Della Savia. Riuscii ad entrare nel circolo Bakunin avendo conosciuto e fatto amicizia con Mander, Borghese ed altri giovani che frequentavano tale circolo. Mander, Valpreda ed altri furono i provocatori della scissione, benché poi il Mander continuò a frequentare il Circolo Bakunin. La posizione di Merlino era quella di uno fra i più assidui frequentatori, anche per la sua preparazione. Il Merlino fu accusato che faceva parte di altro gruppo “il 22 marzo” . Dopo alcuni episodi (fermo degli appartenenti al gruppo sito nel negozio di Ivo Della Savia) cominciarono a predisporsi riunioni particolari alle quali non ho mai partecipato e che si svolgevano in Trastevere in una casa che mi era stato detto era stata presa in affitto dal Macoratti, ma non credo che questi vi abitasse. DR: Non sono in grado di dire chi partecipasse a queste riunioni, certamente Di Cola, Valpreda, Borghese e lo stesso Macoratti; non sono in grado di ricordare altri nomi perchè queste erano notizie che mi venivano riferite. DR: Talvolta vi erano delle riunioni anche in via del Boschetto (negozio del Della Savia e Valpreda) ed a queste qualche volta ho partecipato anche io. DR: Non so se vi erano altri luoghi di riunione particolari e non sono in grado di riferire la frequenza di tali riunioni. DR: Frequentavo con una certa assiduità la sede del 22 marzo, ma non quotidianamente. DR: Ebbi dei sospetti di essere sospettato prima della scissione in quanto tale Antonelli, moglie di Coari Raniero, che era una delle responsabili del Bakunin mi fece delle strane domande specifiche, quanto la polizia mi dava, se mi pagava ecc… Ma successivamente ricevetti comunicazioni del Borghese che mi tranquillizzarono. DR: La sera dell 18/11 partecipai ad una riunione nel Circolo 22 marzo ed in quell’occasione, presenti Valpreda e Bagnoli, arrivò Merlino il quale ci chiese cosa bisognava fare il giorno successivo. Egli disse:«Avete preparato della roba?» il Valpreda R:«Caso mai ci si pensa domattina»; il Borghese aggiunse :«La benzina la si può prelevare nelle macchina di Piero o di Andrea». Oltre me vi erano: Merlino, Valpreda, Borgese e Bagnoli, a questa riunione; non ricordo che vi erano presenti anche altri ma non lo escludo. Pubblicità Impostazioni sulla privacy DR: La sede di via del Governo Vecchio non era arredata nel senso che non vi erano comodità, ma solo un tavolo, una brandina e qualche sgabello ed anche la luce l’avevamo derivata da uno scantinato accanto. In un secondo tempo, per incarico del Valpreda portai altra brandina e dei materassi cioè della roba che aveva nel quartiere di Prato rotondo DR: L’unico contatto con l’Ufficio Politico della Questura era telefonico, non ho mai redatto rapporti. DR: Parlavo sempre con dott. Spinella, due volte parlai col dott. Giacchi ed una col dott. Improta, anzi prima telefonai e poi ci incontrammo, altra volta parlai col dott. Provenza ed altra ancora col dott Noce DR: In occasione di una protesta davanti carcere di Regina Coeli, Mander mi diede due fiaschi vuoti con uno straccio che dovevano essere riempiti di benzina ed usati come bombe molotov. Al di fuori di tali materiali esplodenti non ho mai visto altro in possesso degli appartenenti al gruppo, però come ho riferito nelle deposizioni alle quali mi riporto e che confermo, ne ho sentito parlare. DR: Il gruppo doveva partecipare alla manifestazione per la casa ma fu bloccato dalla polizia, come ho riferito in precedenza; partecipò alla manifestazione per il Vietnam, a quella dei metalmeccanici, ma per per ogni particolare mi riporto a quanto dichiarato in precedenza. DR: Non andai al convegno degli anarchici di Carrara né ricordo quali del gruppo vi andarono DR: A quanto mi risulta non posso affermare che Gargamelli ha partecipato alle azioni programmate dal gruppo 22 marzo; certamente non ricordo di averlo visto, se si eccettua una sola volta, ma neppure sono sicuro, ho il dubbio se poteva essere lui o Di Cola. DR: Mi trovai per caso presente alla conferenza del Cobra e mi ci trattenni dal principio alla fine, ma non sono in grado di dire quali degli appartenenti al gruppo 22 marzo sia stato presente dal principio alla fine: certamente fu sempre presente Bagnoli e Macoratti che però si allontanò poco prima della fine. DR: Io ero in fondo alla sala, quasi vicino al conferenziere, lateralmente ad esso, ma comunque non sono stato sempre fermo allo stesso posto; mi era facile vedere l’ingresso e, come ho riferito, ricordo che vidi arrivare il Mander e andar via il Macoratti. A questo punto, sull’accordo delle parti si procede alla lettura delle deposizioni rese dal teste in fase istruttoria. DR: Aggiungo che in occasione della manifestazione dei metalmeccanici (fal. 103 retro) io la sera mi accompagnai sino alla sede del Messagero non solo col Bagnoli ma anche col Borghese. Ricordo l’episodio in quanto nell’occasione mi congedai temporaneamente da loro per andare in una toilette di un bar. In effetti io dal bar stesso telefonai in ufficio. A domanda dell’avv. Martorelli: Durante la suddetta manifestazione io mi limitavo a seguire il gruppo senza apportare alcun contributo A domanda dell’avv.Gargiulo: Parlando di lavoro saltuario a proposito delle lampade, intendevo dire che Valpreda e Della Savia lavoravano poche ore al giorno e non tutti i giorni. Successivamente alla partenza del Della Savia mi sono recato altre volte nel locale di via del Boschetto: nel locale vi erano delle cassette contenenti vetri, qualche lampada, qualche sedia e di più non sono in grado di precisare, anche perchè non c’era la luce. A mia domanda Bagnoli rispose che la conferenza del Cobra si teneva nella sede del 22 marzo dicendo che aveva cambiato idea. Valpreda lasciò il Bakunin, a quanto ricordo, per dissenzi avuti con alcuni dirigenti della FAI con i quali, se non erro, venne a vie di fatto A domanda del PM: Valpreda aveva contatti anche con altri gruppi della sinistra e ciò posso affermare in quanto egli mi disse che aveva bisogno di soldi per mantenere collegamenti con gruppi anche al di fuori di Roma. Posso aggiungere che la sera del 10/12 prima di partire per Milano si incontrò con rappresentanti di un gruppo di sinistra che non so precisare. Ero presente quando egli parlò con alcune persone, ma non sentii cosa dicessero. Ciò avvenne in una specie di teatro nei pressi di Piazza Navona ove io mi recai col Valpreda, col Fascetti e col Bagnoli. Qui incontrarono quattro-cinque persone tra cui una donna. Non sentii nulla di quello che dicevano. Pubblicità Impostazioni sulla privacy Nel pomeriggio il Valpreda disse che si doveva avere questo incontro con elementi di sinistra e fummo designati Fascetti ed io. All’ultimo momento, dopo la cena, si aggiunse anche Valpreda. Prima di recarci alla riunione ebbi una telefonata di Fascetti che mi invitò nella pizzeria ove trovai Rossana Rovere, Valpreda, Bagnoli, Fascetti e forse qualche altro. Dopo aver mangiato la pizza il Fascetti ed io, col Valpreda, ci recammo alla riunione. Contestata la circostanza al Valpreda lo stesso R: E’ vero con Fascetti ed Ippolito ci siamo recati in un teatro nei pressi di Piazza Navona anche con la Rossana Rovere ed altre persone per incontrare l’avv Di Giovanni ed altri componenti del Comitato di controinformazione, che ha sede presso la Lega dei Diritti dell’Uomo. Il teste dichiara: Conoscevo di vista l’avv. Di Giovanni e non ricordo se fosse o meno lui la persona con la quale si parlò. A domanda del PM il teste R: “Ho frequentato il Bakunin che, a mio avviso, era più moderato come discorsi e come programmi rispetto al 22 marzo. Alle manifestazioni di cui ho fatto cenno (metalmeccanici, casa, ecc.) ad eccezione del Mander rimasto fedele al Circolo, non partecipava nessuno dei frequentatori del Bakunin. L’unico episodio in merito a scontri con fazioni opposte fu quello che poi non avvenne per intervento della polizia ed al quale seguì l’episodio di Colle Oppio. Il Macoratti pur essendosi allontanato, nel senso che non frequentò più il circolo 22 marzo, rimase in buoni rapporti con gli aderenti al 22 marzo. I componenti del 22 marzo non mi chiesero mai di procurare loro dell’esplosivo. In mia presenza non si è mai parlato di assalto alle Banche ad eccezione di quanto ho riferito in merito al colloquio col Borghse. Comunicai al dott. Spinella che doveva tenersi una conferenza al Circolo Bakunin, ma poiché in questo circolo vi erano persone per lo più anziane e poiché io non lo frequentavo più la cosa non ebbe un seguito. Ricordo che tale conferenza era stata in un primo tempo fissata per qualche giorno prima rispetto a quello in cui fu poi effettuata, con cambiamento di sede di cui ho fatto cenno. DR: La bottiglia molotov depositata sul davanzale della seda di via Colle Oppio non esplose in mia presenza, seppi successivamente che era esplosa, che aveva fatto pochi danni, che aveva cioè rotto solo qualche vetro, e tali furono i commenti che sentii fare nel circolo Bakunin. A domanda dell’avv. Calvi: Incominciai ad occuparmi dei gruppi anarchici poco dopo il mio arrivo alla Questura di Roma e cioè verso la fine del 1968. Se non ricordo male cominciai a frequentare il Bakunin nel luglio 1969 cioè poco tempo prima dell’arrivo del Della Savia a Roma. Potrebbe anche darsi che abbia frequentato il circolo Bakunin nell’aprile 1969 nel senso che in passato sia entrato nello stesso. Per quanto riguarda la data degli episodi nulla posso modificare o aggiungere a quanto già riferito. Fu poco prima di partire per Milano che Valpreda mi disse di portare la sua roba dalla baracca di Prato rotondo alla sede del 22 marzo ed io tanto feci col Bagnoli. Non sono in grado di precisare la data. La sera del 14 riferii telefonicamente al dott Spinella tutta la discussione che avevo avuto col Borghese ed i particolari da questi riferitemi in merito al fatto che Valpreda si trovava già all’estero e quanto altro riferitomi. Ho appreso delle riunioni particolari, da componenti del gruppo stesso e ne avevo sentore nelle discussioni che tra di loro avvenivano, non sono quindi in grado di fare un nome specifico. A queste riunioni particolari partecipava anche il Borghese. Ricordo che quando il 19 novembre fu fermato dalla polizia, il Valpreda, aveva un occhio tumefatto e tanto era dovuto, come mi fu riferito dagli amici, a seguito di uno scontro avvenuto in Trastevere in conseguenza del fatto che il gruppo di Valpreda, che commentava favorevolmente un attentato avvenuto a Madrid, ebbe uno scontro con altro gruppo di idee contrarie. Fui chiamato dall’Ufficio Politico e mi fu detto che dovevo deporre pochi giorni prima della deposizione stessa e cioè nel maggio 70. DR: Non ho nulla da aggiungere a quanto riferito nella deposizione in merito agli esplosivi da me fatti prevenire mediante tempestivo avviso alla polizia. Pubblicità Impostazioni sulla privacy A domanda dell’avv Boneschi: la sera del 12/12 sono uscito dal Circolo 22 marzo verso le ore 18 ma mi intrattenni nelle vicinanze fino alle ore 19 con Cristus, poi presi l’autobus ed andai in pensione ma prima di arrivare seppi dell’attentato, mi fermai, telefonai in ufficio e mi si disse di tenermi a disposizione nella pensione. Nella telefonata dissi al dott Spinella se era vero ciò che avevo sentito in merito agli attentati, mi rispose di si e mi disse di tenermi a disposizione nella pensione che mi mandava a prendere. Non mi chiese se sapessi qualcosa in merito agli attentati. Sapevo che vi erano altre riunioni dai discorsi che sentivo fare dagli altri i quali con me parlavano soltanto di cose insignificanti ed è stato questo il motivo per cui, negli ultimi tempi, frequentavo di meno la sede del 22 marzo, anche per evitare che avessero dei sospetti su di me. Non andavo alle riunioni di via del Boschetto anche per timor mio, a parte il fatto che evidentemente si riunivano e non mi facevano sapere niente; io per insistenza dell’ufficio ho continuato ad andare diversamente se fosse stato per idea mia, non sarei andato più per niente. Per questo ho tentato di allontanarmi e farmi vedere disinteressato all’attività del gruppo, per evitare che ci fossero dei sospetti sul mio conto perchè se io domani dovevo ritirarmi non sapevano che io ero ben sotto, per lo meno non avevano la certezza. A domanda dell’avv Martorelli: Non so se i sospetti si appuntarono su di un solo od anche su altri appartenenti al gruppo. Voglio però aggiungere che anche sul conto del Merlino vi erano dei sospetti come fu affermato, se mal non ricordo, dal Borghese e dal Bagnoli. Il Borghese si ricredette sul mio conto in modo particolare dopo che ero stato fermato dalla Questura e perciò nuovamente si confidò con me, come ho avuto modo di riferire. Non ho mai avuto notizie che il gruppo fosse in possesso di timers, cassette juwall, borse né se ne è mai parlato. Continuai a frequentare, sia pure non con assiduità, il gruppo degli anarchici, fino all’aprile 70, e mi allontanai quando mi fu detto, mi pare da Mattozzi ma non sono sicuro, che dovevo presentarmi da un avvocato per parlare ed eventualmente per prepararmi la difesa. Nessuna notizia di particolare rilievo raccolsi sul conto degli anarchici. A domanda dell’avv. Armentano Conte: Ho conosciuto tutte le donne che frequentavano i circoli Bakunin e 22 marzo, ma non erano molte e non so precisare il numero. Non è esatto che abbia cercato di avere od abbia avuto con alcuna di esse rapporti intimi.

Piazza Fontana 1979 L'alibi di Pietro Valpreda confermato da familiari e Eleonora Segre

Al momento della strage di Piazza Fontana, alcuni familiari e Eleonora Segre confermano che Pietro Valpreda era febbricitante a letto dai nonni materni. Chiaramente non era Valpreda, l'uomo trasportato dal tassista Rolandi ma per molti anni resto' Valpreda "il mostro di Piazza Fontana". Laura Picchi

Piazza Fontana Il tassista Rolandi non riconosce Valpreda nella foto

A p 66 della Sentenza del 1979 il Rolandi vedendo una foto del Valpreda afferma che egli assomiglia al passeggero da lui trasportato alla banca nazionale dell'agricoltura all'orario della strage di Piazza Fontana, ma la persona che prese il suo taxi aveva il volto piu' scavato. Da una somiglianza di una foto di tre anni fa, nacque Valpreda "mostro di Piazza Fontana" , quando un riconoscimento al cento per cento non c'è mai stato Laura Picchi

Piazza Fontana 1979 Pinelli ha un alibi ma morira' precipitando dalla finestra della questura

Pinelli ha un alibi, si capisce fin da subito è innocente. Lo ritroviamo a p 49 della Sentenza del 1979 a Catanzaro. I proprietari smentiscono ma alcuni clienti del bar fra via Morgantini e via Cividali confermano che il Pinelli tutto il pomeriggio del 12 dicembre 1969 era li a giocare a carte. Viene arrestato senza motivo, trattenuto in questura senza motivo fino al 15 dicembre 1969 e poi precipita da una finestra della Questura di Milano. Ucciso? Laura Picchi

Piazza Fontana 1976 Catanzaro: possibili responsabilità e movente dimenticati da tutti

p 91 Annotazione tenente colonnello Genovesi del Sid Servizio informazioni Difesa L'esecutore materiale degli attentati dinamitardi a Roma dovrebbe essere il noto Merlino Mario. Egli non era a passeggio con Stefano Delle Chiaie, conosce bene il sottopassaggio della Banca nazionale del lavoro ed il padre è amico del direttore della Banca nazionale dell'agricoltura a Milano. Gli attentati hanno un collegamento con quelli di Parigi del 1968, l'organizzatore Guerin Serac che dirige Aginter Press p 96 Tra i documenti di Aginter Press uno si chiama "la nostra azione politica" dove si trova esposta la strategia del terrore I punti del documento sono: favorire l'installazione del caos in tutte le strutture del regime; minare economia Stato; preparare un organismo efficace capace di riunire attorno a se' gli scontenti di ogni classe sociale; azione di copertura per distruggere le strutture di Stato degli infiltrati nei comunisti e filocinesi; noi nei quadri Esercito, magistratura, Chiesa dovremmo agire sull'opinione pubblica per farci apparire come i soli a poter fornire una soluzione sociale economica e politica adatta al momento; avere grandi mezzi finanziari Laura Picchi

Ustica le prove dell'ultima ipotesi di scenario sostenuta da Laura Picchi

Questa è l'ultima ipotesi di scenario sostenuta da Laura Picchi: Il generale Tascio scrive: - "- MIG23 AIM 9B/C - 7"; - "CODICE 56 PROCEDURE D.A."; - "VEDERE DOVE ERA IL PRIMO DC9"; Il mig 23 quando cade sulla Sila è insieme a due caccia italiani: F104 e G91y. L'f104 o il g91y secondo Tascio lo abbattono il dc9 con il sidewinder o lo sparrow. Marcucci poteva sapere da dei colleghi che un Mig italiano decollato da Pratica di Mare, avuto dagli Usa, ha abbattuto il dc9 con 2 apex a guida radar e inerte, ma anche che era vera la tesi di Ciancarella, che il dc9 è stato abbattuto con Sparrow inerte, dal caccia di Grosseto di Naldini e Nutarelli. Non è tutto lo scenario. Contro il codice 56, il volo di Gheddafi, sono state attuate le procedure di difesa aerea italiana, scrive Tascio, dunque Naldini e Nutarelli dovevano uccidere Gheddafi. Tascio scrive infine "vedere dove era il primo dc9". Airmalta aveva i dc9 e dalla Jugoslavia quella sera con uno di questi c'è l'ipotesi riportasse a Tripoli Gheddafi. Il dc9 era in ritardo, ma anche Airmalta. Naldini e Nutarelli abbattono il dc9 Itavia, invece che il dc9 airmalta con sopra Gheddafi, oppure sbaglia dc9 il mig italiano decollato da Pratica di Mare. Il caccia Usa, Uk e Francia erano d'appoggio, nel caso dalla Libia decollassero i veri Mig di Gheddafi. Marcucci viene a sapere mi dicono del caccia di Naldini e Nutarelli assassino, la traccia LL013 e potrebbe essere stato ucciso per questo. Queste sono le prove trovate il 19 marzo 2025 agli atti: LA STORIA DELL'AG266 E' MOLTO IMPORTANTE, ANCHE PERCHE' ESSA SI RICOLLEGA ALL'INTERPRETAZIONE DELLE TRACCE PR7 E PR8; PROPRIO L'INDIVIDUAZIONE DELLA ORIGINARIA AG266 POTREBBE IN REALTA' ESSERE UNA DELLE RAGIONI DELLA SOPPRESSIONE DEL DA1. LA TRACCIA DI RIFERIMENTO, CUI SARA' POI ATTRIBUITO IL NTN AG266, E' IL VOLO AIR MALTA KM153. ESSA SI ORIGINA COME MG715 CON SIF-3 = 0323, TRASMESSA DA MARSIGLIA, POI LG477 CON SIF-3 = 0323 PRESA IN CARICO DAL SITO DI MORTARA E DA QUEST'ULTIMO TRASMESSA A POGGIO BALLONE; QUINDI LG477 CON SIF-3 = 1235 NEL PERIODO IN CUI E' SEGUITA DAL SITO TOSCANO E CON TALE CODICE DI SIF-3 ANCHE DAL RADAR CIVILE DI FIUMICINO; DIVIENE QUINDI AG262 PER LICOLA E AG262 E AJ061 PER MARSALA CON IL SIF-3 INVARIATO. LA TRACCIA IN QUESTIONE AVREBBE DOVUTO ESSER RILEVATA SU PONZA ALLE ORE 18,50 CIRCA ED ALLE ORE 19,00 TROVARSI NEI PRESSI DEL LUOGO DEL DISASTRO. IN REALTA' IL VOLO ACCUSA UN RITARDO DI CIRCA 13,30 MINUTI E NEL MOMENTO IN CUI SI SAREBBE DOVUTO TROVARE ALL'ALTEZZA DI PONZA NAVIGA INVECE AL LARGO DELL'ARGENTARIO. SECONDO I "PLOTTAGGI" TRASMESSI DA LICOLA PER TELEFONO NELL'IMMEDIATEZZA A MARTINA FRANCA (3° ROC), CHE INDIVIDUANO CORRETTAMENTE IL DC9 CON LA LK477, CHE IN EFFETTI MANIFESTA L'ULTIMO PLOT SUL LUOGO DEL DISASTRO, UN'ALTRA TRACCIA SI TROVAVA NELLE STESSE COORDINATE IN CUI SI SAREBBE DOVUTO TROVARE L'AIR MALTA QUALORA NON AVESSE AVUTO IL SUDDETTO RITARDO DI 13,30 MINUTI, RITARDO NON COMUNICATO NE' A LICOLA NE' A MARSALA. TALE TRACCIA E' L'AG266 CHE SI TROVA SU PONZA ALLE 18,50 A COORDINATE GEOREF PL0050 ED ALLE ORE 18,59 A 1 MINUTO DAL PUNTO BRAVO, CIRCA 25 NM A SUD DEL PUNTO DELL'INCIDENTE. IL VELIVOLO, ALLO STATO SCONOSCIUTO, NAVIGA PARALLELAMENTE AL DC9 E COINCIDE CON IL GREZZO AVVISTATO DALL'IO DEL SITO DI MARSALA, MARESCIALLO CARICO, NONCHE' - IN UN PRIMO TRATTO - CON L'ULTIMA DELLE PR AVVISTATE DA FIUMICINO (PR8). QUESTA TRACCIA, PERO', VIENE FATTA SCOMPARIRE NEL "PLOTTAGGIO" CHE LICOLA TRASMETTE L'11.07.80, NEL CONTESTO DELLA RACCOLTA DEL MATERIALE DA INVIARSI ALL'AUTORITA' GIUDIZIARIA. La traccia ag266 il Mig 23 decollato da Pratica di Mare ha velocità non di 440 nodi, ma 600 nodi, si trova a 29 miglia, 55 km dal dc9 quando viene abbattuto. L'apex viene sparato da una distanza massima di 35 km, non è l'arma che ha abbattuto il dc9. La fonte che ha detto a Laura Picchi che Marcucci credeva solo nella tesi di Ciancarella, nella quale egli afferma che l'assassino è il caccia di Grosseto di Naldini e Nutarelli con Sparrrow inerte, la traccia LL013, dice il vero. Laura Picchi

Festa dei Padri

Festa dei Padri Quelli veri, quelli attribuiti per gossip, quelli che ti scegli. Chi è padre? Quelli per cui daresti la vita, quelli che a migliaia di galassie di distanza non muoiono nel tuo cuore, quelli per cui la vita è stata troppo difficile per giudicare, quelli che ci sono , quelli che non ci sono, quelli che si mettono a tavola e poi a fine pasto regalano i fiori alle mamme perchè anche un giorno normale puo' essere la festa di un gesto d'amore. Quelli in trincea, quelli nei cantieri, quelli sempre su lunghe autostrade che non finiscono mai a tutta velocità Quelli che sanno stare solo in cielo, quelli con i piedi ben piantati per terra, quelli che proprio non vogliono figli ma se ne hanno uno impazziscono d'amore. Quelli rinchiusi nei loro silenzi, quelli che cantano la notte insieme ad altri persi come loro alla luna dopo una bevuta. Quello eterno che se sbagli strada e ti schianti ti cura le ferite e poi ti lascia al tuo libero arbitrio. Quello che sulla soglia di una clinica decide che non puo' esserti padre e spera che qualcuno ti ami come lui non è capace di fare. Quelli che sfoderano la spada per difendere gli ultimi del mondo , ma poi non hanno il coraggio di usarla e spezzano il loro pane con loro. Quelli che non hanno una casa, una tenda, una roulotte, solo il freddo di una panchina dove passano la loro ultima notte. A tutti costoro l'augurio che i figli li portino nel cuore sempre vivi o morti, li scrivano per sempre in una memoria di vita privata e pubblica incancellabile. Laura Picchi

Ustica Lettera di Mario Ciancarella all'allora Pdc D'alema senza alcuna risposta

LUCCA, DATA DEL TIMBRO POSTALE ALLA CORTESE ATTENZIONE DE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ON. MASSIMO D'ALEMA IL MINISTRO PER LA DIFESA PRO-TEMPORE SEN. CARLO SCOGNAMIGLIO IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA ON. OLIVIERO DILIBERTO LORO SEDI ISTITUZIONALI E P.C. AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ON. OSCAR LUIGI SCALFARO QUIRINALE ONOREVOLE SIG. PRESIDENTE D'ALEMA, ONOREVOLI MINISTRI, MI CHIAMO CIANCARELLA MARIO. SONO STATO UFFICIALE PILOTA DELL'AERONAUTICA. "FORSE" SONO STATO RADIATO NEL 1983 (E DIRO' PIU' AVANTI IL PERCHE' DI QUEL "FORSE") CON SINGOLARI PROCEDURE E MOTIVAZIONI, SU PROPOSTA DI UNA COMM.NE DI DISCIPLINA PRESIEDUTA DAL GEN. ZAULI, CHE SAREBBE STATO INDAGATO SUCCESSIVAMENTE PER RESPONSABILITA' COLLEGATE ALLA STRAGE DI USTICA. HO TESTIMONIATO QUATTRO VOLTE DAL 1992 AL 1994 DAVANTI AL GIUDICE PRIORE SULLA STRAGE DI USTICA. SONO RIUSCITO AD OTTENERE, CON UN LUNGO DIGIUNO, UNA AUDIZIONE DAVANTI ALLA COMM.NE STRAGI NEL 1985. AUDIZIONE CHE MOLTI HANNO DEFINITO "DELUDENTE" E CHE IO NON ESITO A DEFINIRE "UMILIANTE", SE UN PARLAMENTARE (L'ON. DELLA VALLE) HA RITENUTO DI POTER AFFERMARE SARCASTICAMENTE: "BEATO LEI CHE HA RESISTITO", MENTRE IO RIFERIVO DI AVER RESPINTO - BENCHE' GIOVANISSIMO UFFICIALE - UN TENTATIVO DI UFFICIALI AMERICANI DI ARRUOLARMI ALLA INTELLIGENCE STATUNITENSE. E' STATA TUTTAVIA UNA AUDIZIONE IMPORTANTE PER ME PERCHE' HA CONSEGUITO IL MIO OBIETTIVO: DI PORRE CIOE', AGLI ATTI DEL NOSTRO PARLAMENTO, LA TESTIMONIANZA DIRETTA DELLE CONDIZIONI DI SUDDITANZA POLITICA DI CUI SPESSO SI PARLA COME DI UNA "FAVOLA" ED ALLE QUALI INVECE IL NOSTRO PAESE E' COSTRETTO O TENUTO, DA "SEMPRE", A SOGGIACERE, DOPO LA SOTTOSCRIZIONE DEI PROTOCOLLI SEGRETI DEL 1947. CONDIZIONI E VINCOLI POLITICI CHE SONO STATE LA MATRICE DI OGNI DEVIANZA E DI OGNI STRAGE, BEN AL DI LA' DELLE CONDIZIONI DI "GUERRA FREDDA" CON CUI ALCUNI - E SEGNATAMENTE IL SEN. COSSIGA ED I SUOI EPIGONI - VORREBBERO OGGI GIUSTIFICARE E SANTIFICARE TUTTE "LE COLPE DELL'OCCIDENTE". SONO CONDIZIONI ALLE QUALI NON HO MAI ACCETTATO DI PIEGARMI PRETENDENDO PIUTTOSTO CHE ESSE, POICHE' MI VENIVANO OPPOSTE ANCHE DAI MIEI DIRETTI SUPERIORI, RICEVESSERO ALLORA UNA ESPLICITA CONFERMA POLITICO-ISTITUZIONALE CHE A QUELLE CONDIZIONI BISOGNASSE DAVVERO GENUFLETTERSI. MA CIO' AVREBBE ANCHE ESIGITO IL CONSEGUENTE FORMALE E "SOLENNE" RICONOSCIMENTO, DA PARTE DEL POTERE POLITICO, CHE DOVESSE PERTANTO CONSIDERARSI SOLO UNA FINZIONE DI SCENA IL GIURAMENTO DI FEDELTA' COSTITUZIONALE, CHE CIASCUNO DI NOI AVEVA PRESTATO COME UFFICIALE O SOTTUFFICIALE. IN QUEL MOMENTO TUTTAVIA NON AVREI OBBEDITO. AVREI SOLO CESSATO SPONTANEAMENTE DI SERVIRE UN PAESE CHE MI SAREBBE APPARSO COME UN "FANTASMA" E PER DI PIU' SENZA ALCUNA DIGNITA'. AVREI CERCATO PIUTTOSTO I MODI ED I LUOGHI DELLA SOCIETA' CIVILE DOVE FOSSE POSSIBILE IMPEGNARSI PER SPERARE DI RISCATTARLO, QUESTO SFORTUNATO PAESE, DALL'ALTRUI DOMINIO E DALLA RINNOVATA OCCUPAZIONE CINICA E VIOLENTA DEL "NUOVO ALLEATO". NON MI SEMBRA CHE ALCUN GOVERNO ABBIA AVUTO FINO AD OGGI IL "CORAGGIO" E LA DIGNITA' MORALE PER RICONOSCERE UFFICIALMENTE QUELLE CONDIZIONI DI ASSERVIMENTO, E NEPPURE PER "DENUNCIARE" QUEI PROTOCOLLI SEGRETI CHE LE RENDEVANO EFFICACI NEI FATTI E COMUNQUE VINCOLANTI ANCHE PER OGNI "NUOVO" GOVERNO. SAREBBE STATO NECESSARIO, ED ANCORA OGGI LO E', CHE QUEI PROTOCOLLI FOSSERO DENUNCIATI NELL'UNICO LUOGO DEPUTATO OVE FOSSE POSSIBILE "RINNEGARNE PER SEMPRE" OGNI ULTERIORE EFFICACIA: IL PARLAMENTO. UN APERTO E LIBERO DIBATTITO PARLAMENTARE APPARE COME L'UNICO "PROCESSO POLITICO" POSSIBILE PER RINEGOZIARE, CON UNA RITROVATA DIGNITA' NAZIONALE E IN APERTA TRASPARENZA, LE CONDIZIONI ED I VINCOLI DI ALLEANZA, E POTER ESIGERE CHE LE AFFERMAZIONI INTRODUTTIVE AL TRATTATO DEL NORD ATLANTICO, E RELATIVE A: * I PRINCIPI DELLA DEMOCRAZIA; * LE LIBERTA' INDIVIDUALI; * IL PREDOMINIO DEL DIRITTO; ABBIANO EFFICACIA SOSTANZIALE E RICONOSCANO, PERCHE' SIA SALVA OGNI SINGOLA "PIENEZZA DI SOVRANITA'", IL VINCOLO DI OSSEQUIO NON SOLO AI DIRITTI ED AGLI OBBLIGHI DERIVANTI DALLO STATUTO DELLE NAZIONI UNITE (ART. 7) MA ANCHE DELLE SINGOLE CARTE COSTITUZIONALI, E DUNQUE DELLA NOSTRA IN PARTICOLARE. E' MOLTO FACILE INFATTI ESPORRE SIMILI DIROMPENTI DENUNCE, SUL "VINCOLO DI SOVRANITA'" CHE CI SAREBBE IMPOSTO E SAREBBE ALLA BASE DI OGNI FENOMENO DEVIANTE, DAVANTI A PLATEE AFFABULATE, IN PUBBLICI INCONTRI CON I CITTADINI. PER COLPIRE LE EMOTIVITA' ED ACQUISTARSI IL CONSENSO POLITICO NECESSARIO PER "GOVERNARE". SENZA PERO' ASSUMERE MAI ALCUN VERO IMPEGNO POLITICO, NELLE SEDI DEPUTATE, CONSEGUENTE E COERENTE CON LA PUBBLICA DENUNCIA. INFATTI LA SINISTRA NON SI E' MAI IMPEGNATA PER PORTARE AL DIBATTITO IN AULA LE RELAZIONI DELLA COMM.NE PARLAMENTARE "SUL TERRORISMO E LA CAUSE CHE HANNO IMPEDITO LA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DELLE STRAGI", E NEPPURE LA RELAZIONE DELLA COMM.NE PARLAMENTARE DI CONTROLLO SUI SERVIZI APPROVATA SOTTO LA PRESIDENZA DELL'ON. BRUTTI. L'EFFETTO DEVASTANTE DI QUESTA INERZIA POLITICA E' CHE I CRITERI DELLA RIFORMA DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E SICUREZZA SONO STATI DETTATI DA QUEL GEN. JUCCI, LA CUI CARRIERA - CULMINATA CON LA PRESIDENZA "NON INDIFFERENTE" DELLA SOC. ITALCABLE - NON E' STATA ESTRANEA ALLA PARENTELA CON L'ON. ANDREOTTI ED I CUI "SUGGERIMENTI" APPAIONO AFFATTO FUNZIONALI ALLA SOLA RICONFERMA E STABILIZZAZIONE DELLA IMPUNITA' DEI POTERI FORTI ED OCCULTI E DEL LORO BRACCIO ARMATO E DI INTELLIGENCE. E LE NUOVE PRESIDENZE DI COMM.NI DI VIGILANZA E CONTROLLO VENGONO AFFIDATE A PERSONAGGI CHE "AMANO IDENTIFICARSI" CON GLI AGENTI SUL CUI OPERATO DOVREBBERO INVECE VIGILARE, PIUTTOSTO CHE CON IL PAESE CHE DOVREBBERO RAPPRESENTARE E LA CUI SICUREZZA DOVREBBERO GARANTIRE. COSA CHE NON SORPRENDERE, CONOSCENDO LA FAMA DI "ESPERTO NEI GIOCHI DI GUERRA" CHE ACCOMPAGNA LE PSEUDOCOMPETENZE, DI NATURA AMATORIALE E LUDICA, DI CERTI PERSONAGGI POLITICI PER AVER ESSI TRIONFATO IN VARIE EDIZIONI REGIONALI DEL FAMOSO GIOCO "RISIKO". NE' IL DISCORSO PROGRAMMATICO IN PARLAMENTO PER IL SUO GOVERNO, ON. D'ALEMA O LE AZIONI DEL SUO ESECUTIVO CI OFFRONO SEGNALI DAI QUALI SPERARE UN REALE CAMBIAMENTO DI DIREZIONE, ED UNA VOLONTA' DI LIBERAZIONE DAL GIOGO DELL'ASSERVIMENTO POLITICO. ED IL SEN. PELLEGRINO, DURANTE LA MIA AUDIZIONE, HA PARLATO DI QUELLE CONDIZIONI DI SERVITU' COME DI UNA "ORDINARIA CONOSCENZA" DEI PARLAMENTI DELLA COMM.NE. IN VIRTU' PERO' DELLA PRODUZIONE SAGGISTICA E LETTERARIA SULLO SPECIFICO ARGOMENTO CHE ESSI AVREBBERO SEGUITO CON COSTANTE ATTENZIONE! NON CREDO NECESSARIO, PER LA STIMA ALLA SUA PERSONALE INTELLIGENZA, ARGOMENTARE IN QUESTA SEDE A LEI, SIG. PRESIDENTE D'ALEMA - COME GIA' EVITAI DI FARE DURANTE LA AUDIZIONE, PER RISPETTO ALLA INTELLIGENZA DEL SEN. PELLEGRINO -, CHE, PER ME E PER MOLTI DEI MIEI COLLEGHI, MILITARI DEMOCRATICI, NON SI E' TRATTATO DI UNA "CULTURA LETTERARIA" MA DI "PELLE E DI SANGUE". LA STORIA STRAGISTA DI QUESTO PAESE E' COMUNQUE LI', IMMOBILE, A PORRE ANCHE A VOI GLI IRRISOLTI INTERROGATIVI SULLE RESPONSABILITA' POLITICHE ED ESECUTIVE DI CIASCUNA DELLE STRAGI, E SULLA VERITA' E LA GIUSTIZIA NEGATE IN VIRTU' DELLE IMPUNITA', GARANTITE DA UN REGIME DEL "SEGRETO DI STATO" FUNZIONALE ALL'ASSERVIMENTO PIUTTOSTO CHE ALLA SICUREZZA. QUELLE VICENDE FECERO DI ME UNO DEGLI UFFICIALI PIU' IMPEGNATI IN QUEL MOVIMENTO DEMOCRATICO DEI MILITARI, CHE POSE LA ESIGENZA DI UN RINNOVAMENTO DEMOCRATICO E COSTITUZIONALE PER LE NOSTRE FF.AA., NELLO SPIRITO PIU' PROFONDO DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE DAL NAZI-FASCISMO ("L'ORDINAMENTO DELLE FF.AA. SI INFORMA ALLO SPIRITO DEMOCRATICO DELLA REPUBBLICA" ART. 52, 3° COMMA COST.). SU QUESTA STRADA NOI ABBIAMO INCONTRATO CITTADINI VITTIME DELLO SCIPPO VIOLENTO DI AFFETTI E RELAZIONI: I FAMILIARI DELLE VITTIME DI OGNUNA E DI TUTTE LE STRAGI RIMASTE IMPUNITE NELLA STORIA RECENTE DEL NOSTRO PAESE. E NOI ABBIAMO VISTO, RICONOSCIUTO E DENUNCIATO L'ORRIDO VOLTO DELLA CORRUZIONE DILAGANTE NEI QUADRI DELLE FF.AA., COME MEZZO PRIVILEGIATO ATTRAVERSO IL QUALE SI DIFFONDEVA IL VIRUS DEL RICATTO PER IL TRADIMENTO ALLA LEALTA' GIURATA E PER "GARANTIRSI" L'USO DELLA VIOLENZA CONTRO IL NOSTRO STESSO POPOLO. I TESTI "UFFICIALI" DELLE SCUOLE STATUNITENSI PER I FUTURI DITTATORI IN AMERICA LATINA CONFERMANO OGGI CHE I NOSTRI CONVINCIMENTI DI ALLORA E LE NOSTRE PREOCCUPATE DENUNCE ERANO ASSOLUTAMENTE FONDATI. E CHE IN NOME DI UNA "MISSIONE SALVIFICA CONTRO IL COMUNISMO" SI SONO ORGANIZZATI CRIMINI PEGGIORI DEL MALE CHE SI PAVENTAVA, O COMUNQUE ASSIMILABILI AD ESSO. DUNQUE QUALSIASI DOTTRINA E FILOSOFIA POLITICA, QUANDO DIVIENE "MUTANTE" E SI IDENTIFICA CON LA ESCLUSIVA RICERCA E L'OSSESSIONE DEL MANTENIMENTO DEL POTERE, ACQUISISCE LE MEDESIME DEFORMAZIONI DELIRANTI E VIOLENTE SOTTO QUALSIASI REGIME. SEMPRE CONTRO IL POPOLO. SEMPRE CONTRO LE ASPIRAZIONI DI DEMOCRAZIA CHE SOLO NEL POPOLO RIPOSANO. QUESTA CONSAPEVOLEZZA HA RAFFORZATO, A QUEL TEMPO, LA DETERMINAZIONE DI CIASCUNO DI NOI A PROSEGUIRE UNA BATTAGLIA CHE DAVA UN SENSO ED UNA NOBILITA' POLITICA E POPOLARE - ANCHE IN MOMENTI DI DIFFUSA CULTURA ANTIMILITARISTA - ALLA "SCELTA DI SERVIRE IN ARMI IL PAESE, E PIU' ANCORA IL SUO POPOLO, ANCHE A COSTO DELLA VITA". E ABBIAMO RIVESTITO AFFERMAZIONI COME QUESTA SPESSO USATE SOLO PER UNA VUOTA RETORICA MILITARISTA E ARISTOCRATICA, DI PELLE DI NERVI E DI SANGUE. ABBIAMO MANTENUTO TUTTI FEDE A QUESTO IMPEGNO DI LEALTA' GIURATA ANCHE AL DI LA' DELLA RITORSIONE VIOLENTA AL NOSTRO IMPEGNO CHE SI E' ROVESCIATA CONTRO CIASCUNO DI NOI. DISTRUGGENDO LE NOSTRE CARRIERE, ATTENTANDO ALLA NOSTRA IMMAGINE DI LEALTA' ED ONORABILITA'. CON CARCERAZIONI E PROCESSI INGIUSTI ED INFONDATI. CON DICHIARAZIONI DI "INFERMITA' MENTALE" CHE NULLA AVEVANO DA INVIDIARE ALLE IDENTICHE DELIBERAZIONI DEI GOVERNI SOVIETICI CONTRO OGNI DISSIDENTE DELLA DEVIAZIONE E MUTAZIONE STRUTTURALE DETERMINATASI NEL REGIME CHE SI VOLEVA "COMUNISTA". COINVOLGENDO PESANTEMENTE I NOSTRI FAMILIARI NELLE RITORSIONI. ARRIVANDO ANCHE AD UCCIDERE ALCUNI DI NOI. ANCHE SENZA GRADI, NON HO CESSATO DI RIVOLGERMI ALLE SEDI ISTITUZIONALI PROPRIE DELLA POLITICA COME "UFFICIALE PER SEMPRE" DI QUESTO PAESE. PER VERIFICARE SE ESISTESSERO LE CONDIZIONI POLITICHE DI "PRATICABILITA'" PER IL DOVEROSO ED INELUDIBILE IMPEGNO PER LA VERITA' E LA GIUSTIZIA SU OGNI DEVIAZIONE PREGRESSA, I CUI FRUTTI MACABRI E SANGUINARI SI SONO RACCOLTI AD OGNI VILE STRAGE CONTRO INERMI CITTADINI, E PER FISSARE CRITERI E CONDIZIONI, VINCOLI E RESPONSABILITA' PERCHE' LA DEVIAZIONE - OVE FOSSE TORNATA A CONCRETIZZARSI - NON TROVASSE PIU' CONDIZIONI AMBIENTALI DI COMPLICITA' E DI OMERTA'. TORNO DUNQUE A SCRIVERE, IMMANCABILMENTE E COME SEMPRE AD OGNI SUCCESSIONE NELLE PIU' ALTE FUNZIONI ISTITUZIONALI DEL PAESE, PER RINNOVARE A LEI, ON. D'ALEMA, QUALE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, ED AI SUOI COLLABORATORI, COMPETENTI PER MATERIA E DICASTERO, L'INTERROGATIVO SE VOGLIATE O MENO RIAPRIRE, DURANTE IL VOSTRO MANDATO GOVERNATIVO, ALCUNI CAPITOLI DELLA NOSTRA STORIA RECENTE DI VERGOGNA E DI SANGUE. E NON C'E' IN QUESTA MIA DETERMINAZIONE ALCUNA MANCANZA DI DOVEROSO OSSEQUIO ALLE VOSTRE PERSONE, FUNZIONI E RESPONSABILITA'. UN'INVOCAZIONE PIUTTOSTO, COME QUELLE CHE RIVOLGEVAMO AI NOSTRI COMANDANTI MILITARI, PERCHE' CIASCUNO VIVA QUELLE FUNZIONI COME "SERVIZIO", IN ASSOLUTA RESPONSABILITA' E CONSAPEVOLE COMPETENZA, SENZA ALCUN PERSONALISMO O ALTEZZOSITA'. SE GLI E' POSSIBILE, PER SUA NATURA O CULTURA POLITICA. COME SEMPRE LO SCRITTO SI ESTENDE ALLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA. LA ESTENSIONE E' FINALIZZATA A CONSENTIRE LA CONOSCENZA - DELLA MIA INIZIATIVA E DEI FATTI CHE CON ESSA SI SEGNALANO - ALLA PIU' ALTA MAGISTRATURA "SUPER-PARTES" DELLA NAZIONE. E PERCHE' ESSA POSSA VIGILARE E VALUTARE I COMPORTAMENTI - CONSEGUENTI ALLE MIE ISTANZE E DENUNCE - DI QUELLE FUNZIONI GOVERNATIVE CHE SONO INVECE "PARTE" NELLA DINAMICA POLITICA, PUR AVENDO IL GRAVE COMPITO DI AMMINISTRARE CON GIUSTIZIA LA VITA DI "TUTTI" I CITTADINI. NON SONO SUFFICIENTI, A TACITARE LA COSCIENZA DI QUESTA "DOVEROSA PROVOCAZIONE", LE SPREZZANTI CONSIDERAZIONI SUL "POLITICALLY CORRECT" DI ALCUNI UOMINI POLITICI E DEI VERTICI MILITARI. QUEL "POLITICALLY CORRECT" CHE AVREBBE CONDIZIONATO E PREGIUDICATO - "DA SINISTRA", E A LORO DIRE - OGNI VALUTAZIONE SERIA E OGNI ANALISI CORRETTA DEI FENOMENI DI DEVIAZIONE E DI STRAGE. QUELLE CONSIDERAZIONI, PER QUANTO SIANO SUGGERITE DA UN DILAGANTE "REVISIONISMO STORICO", NON RIUSCIRANNO MAI A NEGARE LA REALTA' DI UNA DEVIANZA CONTINUATA E STRUTTURALE DELLE AMMINISTRAZIONI PREPOSTE ALLA DIFESA ED ALLA SICUREZZA, NE' POTRANNO TACITARE LE "ESIGENZE" DELLE VITTIME. LA STORIA DELLA GIUSTIZIA PER LE STRAGI NON SI E' CHIUSA A NORIMBERGA; NON SI SODDISFA CON IL PROCESSO A PRIEBKE PER LE FOSSE ARDEATINE, E NON SI ESAURISCE CON IL RICONOSCIMENTO DEI DIRITTI DELLE SOLE VITTIME EBRAICHE DELLA SHOA. SE NON SARANNO RIMOSSE LE CONDIZIONI "CULTURALI E POLITICHE" PER CUI UOMINI ORDINARI POSSANO ANCORA DIVENIRE PASSIVI ESECUTORI DI ORRIDI ORDINI CRIMINALI, TORNERANNO A RINNOVARSI LE PIU' EFFERATE STRAGI DI INERMI CITTADINI. QUELLE SUL "POLITICALLY CORRECT" SONO IDEE ESPRESSE, NELLE OVATTATE STANZE DELLA COMM.NE STRAGI, DAL SEN. COSSIGA, CON UN ASSOLUTO ED OSTENTATO DISPREZZO SIA DEI PARLAMENTARI CON CUI EGLI INTERLOQUIVA SIA DELLE EVIDENZE STORICAMENTE ACCERTATE. ANCHE DELLE SUE DIRETTE E PERSONALI RESPONSABILITA' IN OGNUNA DELLE VICENDE DI DEVIAZIONE ISTITUZIONALE. COSA CHE DEVE FORTEMENTE PREOCCUPARLO SE E' L'UNICO ARGOMENTO CAPACE DI TURBARNE L'APPARENTE "SICUREZZA" E IL GELIDO "APLOMB". QUELLE IDEE, ED IL MODO IN CUI ESSE SONO STATE PROPOSTE DAL PREOCCUPANTE SENATORE, HANNO TENTATO DI RIDURRE A PURA BARZELLETTA OGNI SINGOLA STRAGE ED OGNI ATTIVITA' DEVIANTE ED EVERSIVA DI UOMINI DELLE NOSTRE FF.AA. E NON SONO SUFFICIENTI, A TACITARE LE COSCIENZE, NEPPURE LE AFFERMAZIONI, SINTONIZZATE IN MANIERA DAVVERO SINGOLARE SUI TEMI DEL SEN. COSSIGA - ED IN PARTICOLARE SUL QUEL "POLITICALLY CORRECT" - CHE DA PIU' PARTI VENGONO RIPETUTE. - COSI' E' PER I GENERALI DEL "COMITATO STUDI PER USTICA", NEL LORO "LIBRO BIANCO" PER SOSTENERE L'IPOTESI BOMBA E SCAGIONARE I MILITARI INDAGATI PER USTICA; - COSI' E' PER ALCUNI LETTERATI, GIORNALISTI E SAGGISTI - VALGA PER TUTTI SIDOTI NE "MORALE E METODO DELLA INTELLIGENCE"; - COSI' E' PER PARLAMENTARI ED UOMINI DI GOVERNO IN TAVOLE ROTONDE SU "LA LEGITTIMAZIONE DELLE ILLEGALITA' NECESSARIE AI SERVIZI" - SI VEDA LIMES NR. 3 DEL NOV. 1977". EMERGE UNA RACCAPRICCIANTE UNIVOCITA' DI OBIETTIVO: LA CHIUSURA DI OGNI ULTERIORE INDAGINE SULLE STRAGI DELLA NOSTRA STORIA RECENTE, COME SEGNO DELLA FINE DELLA "GUERRA FREDDA", ED IL RISTABILIMENTO DI UN CONCETTO POLITICO PRIMORDIALE COME LA "RAGION DI STATO". D'ALTRA PARTE E' COMPRENSIBILE CHE SIA COSI'. FINCHE': * I CRITERI E GLI OBIETTIVI DI UTILIZZAZIONE DEI SERVIZI DI INFORMAZIONE E SICUREZZA CONTINUERANNO AD ESSERE SCONOSCIUTI AD OGNI DISCORSO PROGRAMMATICO (COME SONO ASSENTI ANCHE DA QUELLO DEL SUO GOVERNO, ON. D'ALEMA); * I CRITERI DI IMPIEGO DEL "SEGRETO DI STATO" O GLI IMPEGNI DI CONTROLLO E DI RIGOROSO E SEVERISSIMO INTERVENTO SULLE STRUTTURE E SULLE CAUSE DI OGNI PATOLOGIA DEVIANTE NON SARANNO ESPLICITATI (COME ANCHE IL SUO GABINETTO, ON. D'ALEMA, SI E' ASTENUTO DAL DICHIARARCI); * I CRITERI DI ARCHIVIAZIONE E DI ACCESSO SARANNO LASCIATI AL LIBERO CAPRICCIO DI ARCHIVISTI "PREZZOLATI" E DI DIRETTORI DEI SERVIZI INTERESSATI ALL'OCCULTAMENTO DELLE PROPRIE ATTIVITA' ILLEGITTIME; * LA VOLONTA' DI CONSEGNARE VERITA' A FINI DI GIUSTIZIA ALLE VITTIME DI TUTTE LE STRAGI ED AI LORO SUPERSTITI NON SARA' SOLARE; * SI TORNERA' PIUTTOSTO A CONFERMARE "LA ASSOLUTA IRRESPONSABILITA' DI QUALSIASI MILITARE PER L'ESECUZIONI DI OGNI E QUALSIASI ORDINE, IN RAGIONE DEL DOVERE ASSOLUTO DI OBBEDIENZA, ANCHE DAVANTI AD ORDINI CRIMINOSI" (BARBARIE CHE AVEVAMO CONTRIBUITO A CANCELLARE SUGGERENDO AL PARLAMENTO I PODROMI DELLA LEGGE DI RIFORMA DELLA DISCIPLINA MILITARE, NELLA QUALE VENIVA SANCITO PIUTTOSTO IL "DOVERE DI DISOBBEDIENZA" AD ORDINI DI TALE NATURA); EBBENE FINO AD ALLORA SARA' MOLTO DIFFICILE CHE SIANO CREDIBILI LE DICHIARAZIONI DI SOLIDARIETA' CON LE VITTIME DI STRAGE E CON I LORO SUPERSTITI CHE LA POLITICA VA RIPETENDO AD OGNI CELEBRAZIONE ED ANNIVERSARIO DI QUELLE STRAGI SCELLERATE ED IMPUNITE. PIU' FACILMENTE SI TORNANO COSI' AD ATTRIBUIRE LE DELEGHE PER I SERVIZI DI INFORMAZIONE E SICUREZZA A QUANTI GIA' LI GESTIVANO POLITICAMENTE - DIRETTAMENTE O TRAMITE LORO FIDUCIARI - PROPRIO NEI PERIODI IN CUI QUELLE STRAGI SI ORDIVANO, SI CONSUMAVANO E SI OCCULTAVANO CON IL LORO DIRETTO AVALLO ED ORDINE. L'ANSIA DI POTERE DEI "NUOVI GOVERNANTI" (O FORSE IL VINCOLO RICATTATORIO LORO IMPOSTO PROPRIO DA CHI PUO' DECIDERE LE SORTI DI QUEI "NUOVI" GOVERNI) NON RIESCE COSI' AD EVITARE DI UMILIARE ANCHE LE "COMPETENZE INCIPIENTI" E LA "SENSIBILITA' DEMOCRATICA" DI UOMINI DELLA PROPRIA "AREA". UOMINI CHE PUR AVESSERO CERCATO DI ACCREDITARSI COME "RESI MAGGIORMENTE MODERATI" DALL'ACCESSO AL GOVERNO, E DUNQUE, COME E' STATO PER L'ON. MASSIMO BRUTTI NELLA SUA PRIMA ESPERIENZA GOVERNATIVA, QUALI "DIFENSORI E GARANTI A PRIORI" DEL MONDO MILITARE. MA FORSE L'ON. BRUTTI - NELLE VALUTAZIONI DEI "CONTROLLORI OCCULTI" DELLA NOSTRA SOVRANITA' POLITICA E DEI NOSTRI "RE-CLIENTI", CHE ASSICURANO LA CONTINUITA' DEL LORO DOMINIO - NON AVREBBE AVUTO DAVVERO CUORE (NONOSTANTE IL SUO SFORZO DI ACCREDITARSI COME "QUEL GARANTE", PER IL MONDO E LA CULTURA "GUERRIERA") PER SPINGERSI A GARANTIRE L'IMPUNITA' PER LE AZIONI "FUTURE", OLTRE QUELLA DISPONIBILITA', GIA' MOSTRATA IN QUESTI MESI, DI DIFENDERE E GARANTIRE IL MANTENIMENTO DEL VINCOLO DI "OMERTA' ASSOLUTA" SUL PASSATO. E' INFATTI LA GARANZIA DI OMERTA' SUL "FUTURO" DELLA DEVIAZIONE QUELLA CHE APPARE ORMAI SEMPRE PIU' "NECESSARIA" ED INDISPENSABILE PER ASSICURARE ANCHE UNA ASSOLUTA FEDELTA' ALLA "OMERTA' SUL PASSATO". PERCHE', DI FRONTE ALLE MUTATE CONDIZIONI INTERNAZIONALI, E DUNQUE AL PERICOLO CONSEGUENTE DI UNA TRASPARENZA SUL PASSATO CHE POTREBBE DIVENIRE NON ULTERIORMENTE ELUDIBILE - UNA VERA "GLASTNOST" NOSTRANA -, IL DISVELAMENTO DELLE RESPONSABILITA' PER QUEL PASSATO DIVERREBBE INSOPPORTABILE PER I COLPEVOLI POLITICI E MILITARI DELLE STRAGI. ESSI CHE ANCOR OGGI CERCANO DI GESTIRE IL PRESENTE ED IL FUTURO POLITICO DEL PAESE, COME STA FACENDO IL SEN. COSSIGA. DUNQUE DIVIENE NECESSARIO IL COINVOLGIMENTO "DEI NUOVI" IN RINNOVATE SCELLERATEZZE PER LE QUALI SIA NECESSARIO RICOSTITUIRE IL VINCOLO DI OMERTA'. ED E' FORSE COSI' CHE, FUORI DA OGNI ORDINARIO CRITERIO DI EQUILIBRIO TRA LE FORZE POLITICHE CHE SOSTENGANO UN QUALSIASI GOVERNO DI COALIZIONE, SI E' ASSEGNATO AD UN UOMO "VICINO AL", SE NON "DEL" SEN. COSSIGA (E COMUNQUE DELLA SUA STESSA ORIGINARIA MATRICE POLITICA) ANCHE LA DELEGA PER I SERVIZI DI INTELLIGENCE E SICUREZZA, DOPO AVER AFFIDATO IL MINISTERO PER LA DIFESA ALLA OCCHIUTA TUTELA DEL SENATORE ATTRAVERSO IL PIU' ARISTOCRATICO ESPONENTE DEL NUOVO MOVIMENTO DELL'UDR: L'INEFFABILE SEN. SCOGNAMIGLIO. C'E' DA RABBRIVIDIRE A LUNGO. RICORDANDO, COME IO RICORDO PER AVERLI LETTI IN UN "VEROSIMILE" DOCUMENTO ESIBITO DAI MIEI "TALENT-SCOUT AMERICANI", CHE IN QUEI PROTOCOLLI - SOTTOSCRITTI NEL 1947 - L'ITALIA RICONOSCEVA AL GOVERNO DEGLI STATI UNITI IL DIRITTO AD ESPRIMERE UN PROPRIO "PLACET" NON SOLO SUL CANDIDATO PRIMO MINISTRO, MA ANCHE SUI MINISTRI DEGLI INTERNI, DEGLI ESTERI E DELLA DIFESA. LA REALTA' DEI FATTI DICE, ON. D'ALEMA, CHE LA SINISTRA, CON LEI A PRESIEDERE IL GOVERNO, HA ACCETTATO DI PERDERE IN UN COLPO SOLO OGNI CONTROLLO DIRETTO SUGLI INTERNI E SUGLI ESTERI, SULLA DIFESA E SUGLI STRUMENTI DI INTELLIGENCE; E SENZA CHE LEI ABBIA FORNITO CHIARE INFORMAZIONI AL PARLAMENTO ED AL PAESE SUGLI INDIRIZZI DEL SUO GABINETTO RELATIVAMENTE ALLE POLITICHE DI SICUREZZA, ALLA POLITICA ESTERA, ED AL RUOLO ED AI COMPITI CHE SIANO STATI ASSEGNATI AI SERVIZI. SOPRATTUTTO C'E' DA RABBRIVIDIRE, ON. D'ALEMA, SE SI MEDITA ANCHE SULLE PROSPETTIVE DI ALTRI NUOVI E POSSIBILI ATTACCHI ALLA SICUREZZA DEI CITTADINI. C'E' DA RABBRIVIDIRE, ON. D'ALEMA, SAPENDO DI QUELLA TELEFONATA DEL "SENATORE" COSSIGA AL "NUOVO" MINISTRO DEGLI INTERNI DI QUESTO SUO GOVERNO: LA ON. ROSA RUSSO IERVOLINO, ALLA QUALE L'ON. COSSIGA OFFRIVA LE SUE "SERAFICHE" E DISSIMULATE CONSULENZE PERIODICHE AD "UNA PIU' GIOVANE COLLEGA", DA VECCHIO ESPERTO DEI CASSETTI NASCOSTI E DELLE "SEGRETE COSE" DEL VIMINALE. C'E' DA RABBRIVIDIRE OSSERVANDO IL RINNOVATO SPAZIO DI AUDIENCE E DI ACCREDITO CHE VIENE COSTANTEMENTE RISERVATO ALLA PERSONA PREOCCUPANTE DEL SIG. LUTTWAK, GARANTE PER GLI USA DEL RISPETTO DI QUEI PROTOCOLLI SEGRETI, FINO A INTESSERE "RAPPORTI DIRETTI" - ED ALTERNATIVI AL GOVERNO ITALIANO (E' LUI STESSO AD AVERLO SCRITTO PUBBLICAMENTE) - TRA IL GOVERNO DEGLI STATI UNITI ED ESPONENTI POLITICI, AMMINISTRATIVI E DEL MONDO ECONOMICO E FINANZIARIO DEL NOSTRO PAESE, SELEZIONATI DAL "SUO ISTITUTO DI STUDI STRATEGICI". IL SEN. COSSIGA E' TORNATO DUNQUE A TESSERE, CON LA SUA IMPROVVISA ATTIVITA' DI "DIPLOMAZIA PARALLELA" (NON SCONFESSATA DAL SUO UFFICIO, ON. D'ALEMA, NE' PER IL PROBLEMA BASCO, NE' PER LA VICENDA CURDA, NE' PER L'INGERENZA NELLA SITUAZIONE LIBICA), UNA NUOVA TELA RACCAPRICCIANTE, PER NUOVI ED UGUALMENTE TRUCI DISEGNI DI EVERSIONE DELLA LEGALITA' DEMOCRATICA. DISEGNI CHE QUANDO "ESPLODERANNO" SARANNO TRAVESTITI FORSE DA "TURCHI" O DA ESTREMISTI "COMUNQUE ISLAMICI", MA CHE AVRANNO LO STESSO DIFETTO DI CREDIBILITA' CHE EBBE LA PISTA ANARCHICA PER LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA A MILANO, E AFFONDERANNO ANCORA LE LORO RADICI NELLA DEVIAZIONE ISTITUZIONALIZZATA. ED E' UNA PROSPETTIVA, QUESTA DI UNA SCONSIDERATA "DIPLOMAZIA PARALLELA", INDIPENDENTE ED ESTRANEA ALLA NOZIONE DI ORDINARIA LEGALITA' COSTITUZIONALE - ESSENDO AD ESSA "SOVRAORDINATA" IN QUESTA DELIRANTE CULTURA -, GIA' PREFIGURATA DAL SENATORE NELLA SUA AUDIZIONE DELLO SCORSO NOVEMBRE ALLA COMM.NE STRAGI. COME ERA STATA GIA' ARGOMENTATA, CON BEN MAGGIORE EVIDENZA EVERSIVA, NEL "COMPITINO" CHE LO STESSO SENATORE RITENNE DI SCRIVERE, MENTRE ERA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, E IN FORMA ANONIMA, SULLA NATURA E LE MODALITA' DI IMPIEGO DELLA INTELLIGENCE. LI' VENNE CONSUMATO ANCHE A LIVELLO DI SISTEMATIZZAZIONE TEORICA "L'ALTO TRADIMENTO" DI CUI GIA' IL SEN. COSSIGA SI ERA MACCHIATO CONCRETAMENTE E SOSTANZIALMENTE DA PRIMO MINISTRO NEL RINUNCIARE A FAVORE DEGLI STATI UNITI, E SENZA CONSULTAZIONI CON IL SUO GOVERNO NE' AVENDO INVESTITO IL PARLAMENTO, AL DIRITTO ALLA "DOPPIA CHIAVE" NELL'IMPIEGO DI ARMI ATOMICHE DISLOCATE SUL NOSTRO TERRITORIO. CIRCOSTANZA CHE, CON ASSOLUTA SFRONTATEZZA, LO STESSO SENATORE AVREBBE AMMESSO DAVANTI ALLA COMM.NE STRAGI. EGLI HA UNA INSANABILE ED INGUARIBILE NOSTALGIA PER UNA CARRIERA "GUERRIERA" CHE GLI E' STATA SEMPRE PRECLUSA E NON GLI E' MAI STATO POSSIBILE VIVERE DIRETTAMENTE. COSI' DA INDURLO AD AUTO-CONFERIRSI RUOLI E GRADI MILITARI NEI SUOI SUCCESSIVI MANDATI DI GOVERNO. MA EGLI E', E RIMANE, UN "NON-ESPERTO". COME LO HA DEFINITO L'AMM. MARTINI, EGLI E' FORSE UN "AMATEUR". MA PROPRIO PER QUESTO EGLI SI CONFERMA ANCOR PIU' PERICOLOSO E INAFFIDABILE PER IL SUO PAESE, CHE DOVREBBE ESSERE VINCOLATO AI PRINCIPI DELLA LEGALITA' DEMOCRATICA, MENTRE EGLI E' CERTAMENTE "UTILE E FUNZIONALE" ALLE CENTRALI STRANIERE CHE NE DOMINANO E NE GUIDANO LE INIZIATIVE, NECESSARIAMENTE ESTRANEE AD OGNI E QUALSIVOGLIA CONCETTO DI DIRITTO E LEGALITA' OVE SI RIFERISCA AL RISPETTO DELLA ALTRUI SOVRANITA'. RISPETTO INESISTENTE PER IL NOSTRO PAESE. MA C'E' CHI VIGILA, A FIANCO DI CIASCUN FAMILIARE DI QUALSIASI VITTIMA DI OGNUNA DELLE STRAGI ED A FIANCO DI OGNI CITTADINO. E, PUR ESSENDO PRIVO DI QUALSIASI POTERE CHE NON SIA LA "LIBERTA' DI PAROLA", NON PERMETTERA' CHE SI CONSUMI IMPUNEMENTE O SENZA CONTRASTO - ANCHE FOSSE UN'INANE DENUNCIA - LA RINNOVATA VIOLAZIONE DEL LORO DIRITTO. OGGI, CON QUESTA MIA, TORNO DUNQUE A PARLARVI PIU' IN PARTICOLARE DELL'ESISTENZA DI ALCUNE VICENDE, IN CUI PIU' DIRETTAMENTE SONO COMPETENTE E LEGITTIMATO, PER ESSERVI STATO PERSONALMENTE COINVOLTO, E RICORDARVI IL VINCOLO DI GIUSTIZIA CHE DOVRESTE SENTIRE VERSO OGNUNA DI ESSE. E CIOE': * DELL'OMICIDIO DEL TEN. COL. ALESSANDRO MARCUCCI E DEL SUO "PASSEGGERO- AVVISTATORE" SILVIO LORENZINI, AVVENUTO NEL 1992, CON LA ESPLOSIONE DI UN ORDIGNO (RITENGO FOSSE UN ORDIGNO AL FOSFORO) A BORDO DEL VELIVOLO ANTINCENDIO SUL QUALE ESSI STAVANO LAVORANDO AL SERVIZIO E PER LA SICUREZZA DELLA COLLETTIVITA'; * DELLA STRAGE (NOTA COME "STRAGE DI USTICA", LA VERA MADRE DI TUTTE LE STRAGI) DI 81 INERMI CITTADINI AVVENUTA NEI CIELI ITALIANI TRA LE ISOLE DI PONZA E DI USTICA NEL 1980, CON L'ABBATTIMENTO INTENZIONALE E PREMEDITATO (ESEGUITO DA PILOTI DELLA A.M. ITALIANA) PER MEZZO DI MISSILI A "GUIDA RADAR" E "TESTATA INERTE", DEL VELIVOLO DC9 ITAVIA IN VOLO VERSO PALERMO; * DELLA STRAGE DI 38 CADETTI DELL'ACCADEMIA DI LIVORNO, DEL LORO UFFICIALE ACCOMPAGNATORE E DEGLI UOMINI DELL'EQUIPAGGIO DELL'AEREO, AVVENUTA NEL 1977 SUL MONTE SERRA, NELL'ENTROTERRA PISANO, DETERMINATA DALL'INCIDENTE DEL VELIVOLO C- 130 HERCULES DELL'A.M. ITALIANA AI CUI COMANDI SI TROVAVA UN UFFICIALE - IL CAP. MURRI, CARNEFICE E VITTIMA INSIEME - NON PIU' ADDESTRATO E NON PIU' IN POSSESSO DEI PATENTINI REGOLARI PER CONDURRE PASSEGGERI IN VOLO. QUESTO ACCADEVA CON LA PIENA CONSAPEVOLEZZA E COMPLICITA' DEI COMANDANTI CHE NE DISPOSERO L'IMPIEGO IN QUEL VOLO. EGLI SVOLGEVA INFATTI "ILLECITE FUNZIONI" DI REFERENTE LOCALE DEL TRAFFICO CLANDESTINO DI ARMI CHE SI ORGANIZZAVA SUL NOSTRO TERRITORIO NELL'INTERESSE DI AMBIENTI STATUNITENSI; FUNZIONE PER LA QUALE UOMINI DEI VERTICI DELLA AERONAUTICA AVEVANO PREDISPOSTO PER IL MURRI DUE ALIBI PREVENTIVI ED AVREBBERO ORGANIZZATO IL SUCCESSIVO OCCULTAMENTO DI RESPONSABILITA'. QUESTE DIRETTE ESPERIENZE DI MORTE HANNO FATTO TUTTAVIA DI ME UN "FICCANASO" DI QUALSIASI ALTRA VICENDA DI SANGUE CHE FOSSE DETERMINATA DALLE DEVIAZIONI STRUTTURALI DELLO STRUMENTO MILITARE E DALLE PATOLOGIE POLITICHE CHE POSSONO CONSENTIRVI. COSI' NON SONO ESTRANEE ALLA MIA VIGILANZA ED AL MIO SOLLECITO ALLA VOSTRA ATTENZIONE PER CONCRETI INTERVENTI "POLITICI": - LE VICENDE SOMALE, CHE HANNO VISTO L'OMICIDIO PREMEDITATO DELLA GIORNALISTA ILARIA ALPI E DELL'OPERATORE MIRAN HROVATIN; - LA MORTE E LO STRAZIO SEMINATI TRA I GIOVANI DELLA SCUOLA DI CASALECCHIO, TRA I LORO DOCENTI ED IL PERSONALE ATA DELLA SCUOLA; - LE MORTI BIANCHE DEI TEN. ZUPPARDO E ZOLESI, E DI TANTI ALTRI UOMINI MORTI IN SERVIZIO, E LE CUI MORTI AFFONDANO LE LORO RADICI NELLA DILAGANTE E "MAI INDAGATA" CORRUZIONE, VEICOLO E GARANZIA DELLA SOVRANITA' LIMITATA; - LE MORTI SCELLERATE, ED ANCHE SOLO LE VIOLENZE PSICOFISICHE CHE SPESSO HANNO INDOTTO LE VITTIME AL SUICIDIO, IMPOSTE A GIOVANI SOLDATI DI LEVA O DI CARRIERA, IN UNA CULTURA DEL "NONNISMO" CHE NULLA HA DA CONDIVIDERE, COME INVECE SI VORREBBE, CON LA CULTURA DELLA GOLIARDIA. IL NONNISMO E' INFATTI LA BASE IDEOLOGICA E FUNZIONALE SU CUI SI PREPARA ED ALIMENTA LA FUTURA IGNAVIA VERSO I CRIMINI "DEI SUPERIORI", LA SERVILE SUDDITANZA E COMPLICE OMERTA' PER OGNI LORO DISPOSIZIONE ORDINATIVA, ANCHE CONTRARIA ALLA LEGGE ED AL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI, ED INFINE IL CONVINCIMENTO DI POTER SCARICARE LA PERSONALE E CONSEGUENTE FRUSTRAZIONE CON L'ESERCIZIO DI UNA CAPACITA' DI DOMINIO ASSOLUTO VERSO QUALSIASI "INFERIORE". ED E' QUESTA INFATTI LA LOGICA NELLA QUALE DIVIENE POI "ASSOLUTAMENTE NORMALE" INCONTRARE VICENDE DI GRATUITE TORTURE VERSO I PRIGIONIERI COME QUELLE OPERATE DAI "NOSTRI ERCOLE" DURANTE LE OPERAZIONI IN SOMALIA. NELLA VICENDA DI ILARIA ALPI E MIRAN HROVATIN APPARE POI DAVVERO DISGUSTOSO, FINO AD OGGI, IL COMPORTAMENTO DI TUTTI I RAPPRESENTANTI DELLA POLITICA. LE DICHIARAZIONI VERGOGNOSE ED INSOPPORTABILMENTE PILATESCHE DELL'ALLORA MINISTRO ANDREATTA IN SENATO - DICHIARAZIONI FONDATE SU APERTE E SFACCIATE MENZOGNE, SMENTITE DAGLI STESSI FILMATI DELLA TELEVISIONE SVEDESE - SONO DI UNA TALE GRAVITA' CHE SOLO GOVERNI ULTERIORMENTE CONNIVENTI CON LA DEVIAZIONE POLITICO- MILITARE POTREBBERO ANCORA LASCIARE SENZA LA NECESSARIA E DOVEROSA, QUANTO TOTALE, RETTIFICA. RETTIFICA DI LETTURA POLITICA DEI FATTI, MA ANCHE RETTIFICA DEI COMPORTAMENTI SANZIONATORI (FINO AD OGGI ASSOLUTAMENTE INATTIVI) VERSO GENERALI ACCERTATI DAGLI ESITI GIUDIZIARI COME "BUGIARDI" E VERGOGNOSAMENTE QUANTO INGIUSTAMENTE AGGRESSIVI VERSO I GENITORI DI ILARIA, COME E' STATO DEL GEN. FIORE. VORREI TANTO (MA NON PER ME, QUANTO PER LA VOSTRA STESSA DIGNITA' POLITICA) CHE LA VOSTRA REAZIONE NON FOSSE COSI' SPREZZANTE E INDIFFERENTE COME LO FU QUELLA CHE IL MINISTRO E GRAN MAESTRO ANDREATTA RISERVO' ALLA MIA COMUNICAZIONE OVE DICEVO CHE, SE NON AVESSE AVUTO QUELLA FUNZIONE, AVREBBE DOVUTO ESSERE PRESO A SCHIAFFI PER LA IMPUDENZA DELLE DICHIARAZIONI RILASCIATE SUL "CASO ALPI" E "SOMALIA". DICHIARAZIONI DA VERO "FARABUTTO" PIUTTOSTO CHE DA MINISTRO DELLA REPUBBLICA. ED E' DAVVERO PREOCCUPANTE CHE POSSANO EMERGERE, APPENA IN QUESTE ULTIME SETTIMANE, RISCONTRI DI NUOVE INCHIESTE GIORNALISTICHE A CONFERMA DEL FOSCO SCENARIO DI CORRUZIONE E DI TRAFFICI ILLECITI IN CUI SI CONSUMARONO LE ESECUZIONI DEI DUE GIORNALISTI, SENZA CHE ALCUN UOMO DELLA POLITICA SENTA IL DOVERE DI INTERROGARSI ED INTERROGARE, DI PRETENDERE VERITA', SU QUANTO TORNA PERIODICAMENTE A PROFILARSI E VIENE RISOSPINTO TESTARDAMENTE NEL BUIO DELL'OCCULTO E DEL MISTERICO. E SENZA CHE, ALLE "DICHIARAZIONI DI IMPEGNO" E A VOLTE ADDIRITTURA DI "SDEGNO" RILASCIATE DA QUALCUNO DI VOI, CON ASTUTA ATTESA DI ECO PUBBLICA E CONSEGUENTE "CONSENSO POLITICO", SIA MAI SEGUITA UNA PUR MINIMA E COERENTE AZIONE POLITICO- AMMINISTRATIVA-GIUDIZIARIA. COSI' PERO' LE "PAROLE DELLA POLITICA" ASSUMONO SEMPRE PIU' IL CARATTERE DI "CHIACCHIERE DI MERCATO", DISCUSSIONI DA BAR-SPORT, DI DONNETTE O DI TIFOSI. MA ALMENO QUELLI, DONNETTE E TIFOSI, SONO DAVVERO IRRESPONSABILI, "INDIGNATI", MA GIUSTAMENTE "IMPOTENTI A MODIFICARE LA REALTA'". QUANDO QUESTO RUOLO LO ASSUME UN POLITICO MUORE OGNI SPERANZA CHE LA POLITICA POSSA ESSERE PROGETTO DI CIVILTA' E DI LIBERAZIONE. E NESSUNO PUO' CHIAMARSI FUORI DA UNA RESPONSABILITA' POLITICA DI TALE SPESSORE, QUALE E' - AL DI LA' DELLA STESSA CONSUMAZIONE DI UNA QUALSIASI STRAGE - IL FATTO CHE SEMBRI COMUNQUE IMPOSSIBILE INDIVIDUARE LE RESPONSABILITA' ESECUTIVE E QUELLE POLITICHE. NON CI SI PUO' CHIAMARE FUORI SOLO PER "NON ESSERE STATO AL GOVERNO" AL TEMPO DEI FATTI. NE' SI PUO' CONTINUARE A FINGERE DI VOLER DELEGARE LA GIUSTIZIA A SVOLGERE UN'OPRA DI SUPPLENZA PER I VUOTI LEGISLATIVI ESISTENTI. QUEI VUOTI SONO STATI INFATTI ASTUTAMENTE E GELOSAMENTE CONSERVATI NEL NOSTRO ORDINAMENTO DALLE CLASSI POLITICHE DOMINANTI (PER GARANTIRE A SE STESSE "MANO LIBERA" E CONTESTUALE IMPUNITA' NELL'ESERCIZIO DEL POTERE), FIN DALLA NASCITA DELLA REPUBBLICA E DELLA SUA COSTITUZIONE. E TANTO PIU' E' IGNOBILE FINZIONE L'INVOCATA SOLUZIONE GIUDIZIARIA, DOPO AVER DEPRIVATO QUELLA STESSA GIUSTIZIA DI OGNI STRUMENTO LEGISLATIVO PER UNA EFFETTIVA CAPACITA' DI INDAGINE E DI SANZIONE PENALE SULLE VICENDE E LE RESPONSABILITA' DI DEVIAZIONE E DI STRAGE, SOPRATTUTTO DEGLI APPARATI MILITARI E DELLE CLASSI POLITICHE. COSI' INFATTI ACCADE CHE ANCORA E SOLAMENTE PER UNA VOLONTARIA INERZIA PARLAMENTARE E GOVERNATIVA LA VERGOGNOSA SENTENZA PER LA VICENDA DI CASALECCHIO POSSA APPARIRE "ORMAI CONGELATA" O DEFINITIVAMENTE GIUDICATA. BASTEREBBE ANCOR OGGI UNA DICHIARAZIONE PARLAMENTARE, DI INTERPRETAZIONE AUTENTICA DEL DISPOSTO LEGISLATIVO, PERCHE' DECADESSE - IN QUANTO INCOMPATIBILE CON L'ORDINAMENTO COSTITUZIONALE - LA NORMA DEL GOVERNO FASCISTA DEL 1942 CHE RENDEVA LA AERONAUTICA IRRESPONSABILE PER I DANNI CONSEGUENTI A UN DISASTRO AVIATORIO CHE AVESSE COINVOLTO I CITTADINI ED I LORO BENI. UNA SIMILE SEMPLICISSIMA AZIONE DELLA FUNZIONE LEGISLATIVA RENDEREBBE AUTOMATICA LA POSSIBILITA' DI REVISIONE DEL PROCESSO, SU ISTANZA DELLE PARTI, E RIPRISTINEREBBE COMUNQUE IL REGIME DI DIRITTO RISALENTE AL 1919-1923 CHE INVECE IMPONEVA ED OPPONEVA UNA PIENA RESPONSABILITA' A QUANTI AVESSERO DETERMINATO UN DISASTRO AVIATORIO. CHIAMANDOLI A RISPONDERE, PER DI PIU', DEI CRITERI DI IMPIEGO E DI ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE NAVIGANTE, COME DELLE CONDIZIONI DI MANUTENZIONE DEL MATERIALE AVIATORIO. SONO DAVVERO CURIOSO DI VEDERE SE QUESTO "NUOVO GOVERNO" SAPRA' E VORRA' CERCARE DI CANCELLARE QUESTE VERGOGNOSE O SE, MANTENENDO OLIMPICI E DISTACCATI SILENZI, SI ACCONTENTERA' DEGLI ESITI SCONCERTANTI GIA' DETERMINATI DALLA COSTITUZIONE DI PARTE DELLO STATO, NEL PROCESSO SUL DISASTRO DI CASALECCHIO, ACCANTO ALLA AERONAUTICA, CHE NON PIUTTOSTO ACCANTO ALLE VITTIME DI QUELLA SUA "PUPILLA" E DI UNA SCUOLA PUBBLICA SU CUI LA "PUPILLA" AVEVA SCARICATO GLI EFFETTI DELLA SUA DEBORDANTE CORRUZIONE ED INSOLENZA ASSIEME. ESITI SCONCERTANTI, HO DETTO, CHE HANNO POI TROVATO ULTERIORE CONFERMA CON "L'ILLECITO RIMBORSO" (ASTUTAMENTE DISPOSTO) AI SUPERSTITI DELLE VITTIME, DOPO E NONOSTANTE UNA SENTENZA DI "NON RESPONSABILITA'" DELLO STATO! NESSUN CITTADINO ONESTO POTRA' MAI METTERE IN DISCUSSIONE IL DIRITTO DI QUELLE POVERE VITTIME AD UN RISARCIMENTO, ED UN RISARCIMENTO CHE NON FOSSE SOLO ECONOMICO. COMUNQUE AD UN RISARCIMENTO DI BEN ALTRA ENTITA' DI QUELLO ELARGITO, BEN AL DI SOTTO DI QUALSIASI ODIERNO MINIMALE ASSICURATIVO. MA LO STATO - CONFIDANDO SU QUESTO SENTIMENTO ORDINARIO DI NOBILITA' - HA BARATO SULLE REGOLE CHE AMMINISTRANO LA CONVIVENZA E CHE POGGIANO SUL DIRITTO POSITIVO. PERCHE' HA "ELARGITO" INDEBITAMENTE UNA ELEMOSINA NON DOVUTA, CON FONDI PUBBLICI, QUANDO INVECE LA LEGGE LO AVEVA GIUDICATO "NON RESPONSABILE". E, ACCONTENTANDO COSI' IL SENTIMENTO DELLA OPINIONE PUBBLICA, SI E' SOTTRATTO A BEN PIU' PESANTI RESPONSABILITA' ED HA CONFERMATO LA IMPUNITA' PER NUOVI E FUTURI DISASTRI CHE COINVOLGESSERO DEI CITTADINI. VOI, RAPPRESENTANTI DELLO STATO, CHE PRETENDETE CHE OGNI SCUOLA SIA A NORMA PER LE MISURE DI SICUREZZA AMBIENTALE E CHE SIANO ACCERTATE LE GARANZIE ASSICURATIVE E DI SICUREZZA PREVENTIVA PER OGNI VIAGGIO DI STUDIO, EBBENE VOI ANCORA OGGI, SE UNA FAMIGLIA VI CHIEDESSE QUALI GARANZIE SONO OFFERTE AI FIGLIOLI NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI CONTRO I DISASTRI AEREI, NON POTRESTE CHE RISPONDERE COME IL GEN. NARDINI AI PARENTI DEI RAGAZZI DI CASALECCHIO, CHE SI TRATTA DI UN RISCHIO CHE IL CITTADINO "DEVE CORRERE" SE VUOLE VEDERE GARANTITA LA "DIFESA AEREA" DEL PAESE. BASTEREBBE INVECE COSI' POCO! MA QUEL POCO RICHIEDEREBBE COSI' TANTO NELLA MUTAZIONE DI UNA CULTURA DI PREVARICAZIONE DEL POTERE CONTRO I CITTADINI VERSO UNA VERA CULTURA DI DEMOCRAZIA, CHE FORSE "QUEL POCO E' DAVVERO TROPPO". ANCHE PER VOI, CHE PUR VENIVATE DA LONTANO E DA SINISTRA. MA ANCHE PER USTICA - E CONTRO I LAMENTATI TIMORI DI PRESCRIZIONE DEI REATI CONNESSI ALLE STRAGI - BASTEREBBE FORSE MOLTO POCO PER RENDERE EVIDENTE UNA DETERMINAZIONE ASSOLUTA DELLO STATO PER L'ACCERTAMENTO DELLA VERITA' A FINI DI GIUSTIZIA, SE ESSA FOSSE DAVVERO FINALMENTE INTERVENUTA. BASTEREBBE INFATTI RICORDARE CHE NELLE SETTIMANE TRASCORSE E' STATO SOTTOSCRITTO PROPRIO A ROMA IL PROTOCOLLO PER LA ISTITUZIONE DI UN TRIBUNALE PERMANENTE PER GIUDICARE I "CRIMINI CONTRO L'UMANITA'". ORA IN UNA CULTURA DI DEMOCRAZIA, CHE SIA FONDATA SUL DIRITTO POSITIVO E NON SUL DIRITTO DEL "VINCENTE", SAREBBE NECESSARIO OFFRIRE A QUEL TRIBUNALE, COME AD OGNI TRIBUNALE, UN QUADRO DI RIFERIMENTO DI REGOLE CHE COSTITUISCONO LA "CERTEZZA DEL DIRITTO". OPPONIBILI A TUTTI, POTENTI E CITTADINI COMUNI. E NON SEMBRA DAVVERO COSI' ARDUO ALLORA CHE UN PARLAMENTO ED UN GOVERNO POSSANO ESPRIMERE UNA DETERMINAZIONE CONCRETA, IN TEMPI BREVISSIMI, PER DEFINIRE QUALSIASI STRAGE, CONSUMATA CONTRO INERMI CITTADINI, COME PURE QUALSIASI ATTO FINALIZZATO ALLA SUA REALIZZAZIONE O ALL'OCCULTAMENTO DELLE SPECIFICHE RESPONSABILITA' (IVI COMPRESA L'OBBEDIENZA PASSIVA AD ORDINI FUNZIONALI A TALI OBIETTIVI, O L'OMISSIONE DI DENUNCIA PER FATTI CONOSCIUTI), UN DELITTO CONTRO L'UMANITA' E PERCIO' STESSO UN "CRIMINE IMPRESCRITTIBILE". CERTO NON SARA' FACILE REALIZZARE UN SIMILE MINIMALE PROGETTO POLITICO IN UN PAESE DOVE I VARI PARLAMENTARI SI INDIGNAVANO PER LE VIOLENZE CONSUMATE CONTRO LE DONNE DELLA EX-JUGOSLAVIA, ED INVOCAVANO TRIBUNALI SPECIALI PER SIMILI ODIOSI CRIMINI, MENTRE ANCORA NON RIUSCIVANO A MATURARE UNA COSCIENZA ED UNA CULTURA CHE CONSENTISSERO DI RICONOSCERE PER LEGGE, NEL NOSTRO STESSO PAESE, CHE LO STUPRO NON FOSSE PIU' UN REATO CONTRO LA MORALE, MA REATO CONTRO LA PERSONA. NE' LA LEGGE, FORTUNOSAMENTE APPROVATA, HA MUTATO LA COSCIENZA E LA CULTURA DEL POTERE PER IL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA, NELLA SUA INTEGRITA' CORPO-MENTE. TANT'E' CHE ABBIAMO POTUTO POI INVOCARE "ATTENUANTI" E "VERGOGNOSE QUANTO INAPPLICABILI SCUSANTI" PER LE RESPONSABILITA' DEI VERTICI MILITARI PER LE TORTURE VERSO I PRIGIONIERI SOMALI (UGUALMENTE ODIOSE, RIPUGNANTI ED INACCETTABILI ANCHE SE FOSSERO SOLO STATE "MINACCIATE"). VICENDE SOMALE, PER LE QUALI NON SEMBRA CHE I MILITARI IMPLICATI SIANO MAI STATI SOSPESI DAL SERVIZIO. FOSSERO ESSI DEI PICCOLI "ERCOLE" O DEI "GRANDI" FIORE. INOLTRE QUESTO SEMPLICE ATTO DI "CIVILTA' POLITICA", CHE RENDESSE IMPRESCRITTIBILI LE RESPONSABILITA' DI STRAGE E PER STRAGE, RENDEREBBE FORSE MOLTO PIU' AGEVOLE DEFINIRE SUCCESSIVAMENTE, E FINALMENTE, LA FATTISPECIE GIURIDICA DI "DEPISTAGGIO" CHE ANCOR OGGI, MENTRE COSTITUISCE MATERIA DI STUDIO SCIENTIFICO NELLA ORGANIZZAZIONE "MILITARE" DELLO STATO, NON TROVA ALCUN RIFERIMENTO CERTO NEL SUO DIRITTO POSITIVO. ED ANCORA, SAREBBE FORSE POSSIBILE VALUTARE CON MAGGIORE SERENITA' SE NON SIA INCREDIBILE, ED INACCETTABILE POLITICAMENTE, IL PERDURARE DELLA SOTTRAZIONE DEI LUOGHI MILITARI ALLA AZIONE GIUDIZIARIA DI INDAGINE PERQUISIZIONE E SEQUESTRO, SENZA PREAVVISO, COME VERSO QUALSIASI ALTRO CITTADINO ED AMBIENTE. ANCORA OGGI INVECE ACCADE CHE MILITARI (INTESI COME VERTICI) E LUOGHI MILITARI SIANO DI FATTO "UN ALTRO STATO" VERSO IL QUALE LA POLITICA MANIFESTA SOLO TIMOROSA REVERENZA E CON IL QUALE COLLOQUIA CON DIPLOMATICA DISCREZIONE. OVVERO CHIEDERSI SE SIA ANCORA ACCETTABILE CHE CONTINUI AD ESSERE "IMPEDITA", E NONOSTANTE LE SCONCERTANTI E SCONFORTANTI PETIZIONI DEI PARLAMENTARI AI MINISTRI PER LA DIFESA, LA TOTALE LIBERTA' DI ACCESSO E DI ISPEZIONE DEI MEDESIMI RAPPRESENTANTI POPOLARI NEI LUOGHI MILITARI, ED INIBITA LA LORO POSSIBILITA' DI COLLOQUIO CON I CITTADINI IN ARMI NEI LUOGHI DI SERVIZIO. VI PARLO DUNQUE DI OMICIDI E DI STRAGI ORGANIZZATI E COMPIUTI DA UOMINI DELLO STATO, CHE HANNO PRETESO DI FARLO IN NOME E PER CONTO DELLO STATO, VENENDO FINO AD OGGI CONFERMATI IN QUESTO LORO SCELLERATO CONVINCIMENTO DALLE GARANZIE POLITICHE DI IMMUNITA', IMPUNITA' ED OMERTA' CHE I VOSTRI PREDECESSORI - IN QUALCHE MANIERA ANCHE INCONSAPEVOLE; MA IN BUONA SOSTANZA - HANNO SEMPRE E COMUNQUE ASSICURATO. GLI AMPI DOSSIER RACCOLTI PRESSO I VOSTRI UFFICI - SULLE SPECIFICHE VICENDE CHE HO RICORDATO, SUL MIO PERSONALE COMPORTAMENTO E SU QUELLO DI QUANTI MI HANNO AFFIANCATO - POTRANNO DIMOSTRARVI CON DOVIZIA DI NOTE E RESOCONTI COME NESSUNO DI NOI, MILITARI DEMOCRATICI, ABBIA MAI CONSENTITO A QUALSIASI NOSTRO SUPERIORE GERARCHICO DI POTERSI SENTIRE GARANTITO NELLA SUA PRESUNZIONE DI IMPUNITA', PER QUANTO QUELLA IMPUNITA' FOSSE LORO POLITICAMENTE GARANTITA. OGGI LA MIA AZIONE, PER QUANTO CONDOTTA DA "CITTADINO ORDINARIO E SENZA POTERE", NON AVREBBE POTUTO ESSERE DA MENO, NEPPURE NEI CONFRONTI DEI DETENTORI DEL POTERE POLITICO. E TORNO INFINE A PROPORVI UNA STORIA "PERSONALE" CHE VOI POTRETE ANCHE IGNORARE CON SPREZZANTE INDIFFERENZA; MA CON LA QUALE PRIMA O POI SARETE CHIAMATI A CONFRONTARVI E FARE I CONTI. COME ALESSANDRO MARCUCCI, ANCH'IO SONO STATO UFFICIALE DELLA A.M. ITALIANA. COME LUI, BENCHE' VENISSIMO DA ESPERIENZE E SCELTE TUTT'AFFATTO DIVERSE (LUI FIGLIO DI UNA FAMIGLIA RADICATA NELLA CULTURA DELLA DESTRA SOCIALE FASCISTA, IO DA UNA ESPERIENZA ED UNA FORMAZIONE TUTTE INTERNE AI VALORI DELLA RESISTENZA E DELLA SINISTRA), HO VISSUTO CON PROFONDA SERIETA' E CONSAPEVOLEZZA I COMPITI DI UFFICIALE ED I VINCOLI DI FEDELTA' ED ONORE CHE AVEVAMO GIURATO AL PAESE. COME LUI HO AVUTO LA SVENTURA, MENTRE CERCAVAMO DI RIMANERE FEDELI AL COMPITO DI SERVIRE IL PAESE, DI OPERARE SOTTO IL COMANDO DEL GEN. ZENO TASCIO - VERO RACCAPRICCIANTE ESEMPIO DI OGNI DEVIAZIONE E TRADIMENTO - PRESSO LA 46^ B.A. DI PISA. CON SANDRO MARCUCCI E CON IL SERG. MAGG. LINO TOTARO HO AVUTO L'ONORE ED IL PRIVILEGIO DI ESSERE CONVOCATO, NEL GENNAIO DEL 1979, DAL PRESIDENTE PERTINI NELLA NOSTRA QUALITA' DI ESPONENTI DEI MILITARI DEMOCRATICI CHE RIVENDICAVANO LA NECESSITA' DI UN RINNOVAMENTO COSTITUZIONALE E DEMOCRATICO PER LE NOSTRE FF.AA., PER UNA REALE SOVRANITA' DEL NOSTRO PAESE. COME MARCUCCI E COME TOTARO HO DOVUTO AFFRONTARE, SUBITO DOPO, LA DISTRUZIONE SISTEMATICA DELLA CARRIERA MILITARE E LA AGGRESSIONE CINICA E VIOLENTA ALLA VITA DI RELAZIONE E DI AFFETTI CUI AVREMMO FORSE AVUTO DIRITTO, COME OGNI ALTRO CITTADINO. NEL MESE DI SETTEMBRE DEL 1980 EBBI LA VENTURA DI ESSERE ARRESTATO CON ACCUSE PESANTISSIME DI REATI MILITARI CHE NON RESSERO ALLA VERIFICA DEI PROCESSI, BENCHE' ESSI SI CELEBRASSERO DI FRONTE A CORTI MILITARI. MA IN QUEL 1980 SANDRO ED IO AVEVAMO APPENA INIZIATO LA NOSTRA "INDAGINE SULLE RESPONSABILITA' PER USTICA" SPINTI DALLE DICHIARAZIONI CHE IL M.LLO DETTORI, DELLA BASE RADAR DI POGGIO BALLONE, MI AVEVA FATTO IN DUE SUCCESSIVI CONTATTI TELEFONICI: "SIAMO STATI NOI" E "DOPO QUESTA PUTTANATA DEL MIG...". UN ANNO DOPO, NEL DICEMBRE 1981 E IN PROSSIMITA' DEL NATALE, ALESSANDRO MARCUCCI AVREBBE CONDIVISO QUELLA "MIA ESPERIENZA DI CARCERAZIONE", PER ACCUSE INFAMANTI DI "FALSO E TRUFFA" COSTRUITE CON TALE SPUDORATA EVIDENZA DA INDURRE LA CORTE MILITARE, NEL PROSCIOGLIERLO TRE ANNI DOPO (TRE ANNI DI SOSPENSIONE DAL SERVIZIO E DALLO STIPENDIO, IN QUESTO CASO, A TESTIMONIANZA CHE GLI "STRUMENTI" CI SAREBBERO, MA VENGONO USATI "A DISCREZIONE ED INTERESSE" ESCLUSIVO DEI SOVRAORDINATI), A DEFINIRE "IRREALE VICENDA" LA CONDIZIONE IN CUI MARCUCCI ERA STATO COSTRETTO. IN QUEL 1981, MENTRE IO ERO SOSPESO DAL SERVIZIO IN ATTESA DEL GIUDIZIO PENALE, SANDRO AVEVA INDIVIDUATO DUE MILITARI, UN PILOTA ED UN CONTROLLORE, CHE SAREBBERO STATI DISPOSTI A CONFERMARE DAVANTI AD UN GIUDICE CHE IL MIG ERA DECOLLATO, LA SERA DEL 27.06.80 E NON DEL 18 LUGLIO, DALLA BASE DI PRATICA DI MARE. MA QUESTO ESSI AVREBBERO CONFERMATO SOLO SE FOSSIMO RIUSCITI NOI A FARLI CONVOCARE DAL MAGISTRATO, TALE E TANTO ERA IL TERRORE DI PRESENTARSI SPONTANEAMENTE. MARCUCCI VENNE ARRESTATO POCHI GIORNI DOPO AVERMI COMUNICATO QUELL'ESITO SCONVOLGENTE DELLA SUA INDAGINE SOLITARIA, CHE AVEVA CONDOTTO DURANTE TUTTO IL 1981. PURTROPPO MARCUCCI AVREBBE RISERVATO PER SEMPRE ESCLUSIVAMENTE A SE STESSO, FINO ALLA SUA MORTE E CONTRO OGNI MIA DIVERSA SOLLECITAZIONE, LA CONOSCENZA DEI NOMI DEI DUE COLLEGHI, COME AVEVA LORO "ASSICURATO". IO OGGI SONO CONVINTO CHE IL CONTROLLORE FOSSE QUEL CARFAGNA SUICIDATO IN STRANISSIME CIRCOSTANZE NEL 1995. IO FUI INIZIALMENTE E GRATUITAMENTE ASSISTITO, DOPO IL MIO ARRESTO, DALLA MAGGIORANZA DELLE FORZE PARLAMENTARI (DC - ON. MARTINAZZOLI DIFENSORE, ON. M.E. MARTINI GARANTE -; PSI - ON. FORTUNA DIFENSORE, ON. SPINI GARANTE -; PCI - AVV. TARSITANO DIFENSORE, ON. BARACETTI GARANTE -). E TUTTAVIA NESSUNO DI QUEI DIFENSORI FU PRESENTE AL DIBATTIMENTO, DOPO AVERMI NEGATO LA POSSIBILITA' DI ACCETTARE, CON IL LORO, ANCHE IL PATROCINIO DI ALESSANDRO CANESTRINI, LEGALE IMPEGNATO SUL FRONTE DELLA DEMOCRAZIA E DEI DIRITTI CIVILI E POLITICI. (SI', ANCHE QUELLO DI ESSERE "COMUNISTI", E DI ESSERLO MENTRE SI ERA MILITARI ED UFFICIALI DELLE FF.AA., SENZA CHE PERCIO' STESSO SI DOVESSE, O SI DEBBA, ESSERE CONSIDERATI SIMPATIZZANTI DEL SISTEMA SOVIETICO OVVERO COLLUSI CON EVENTUALI MIRE ESPANSIONISTICHE "SOVIETICHE E STALINISTE" SUL NOSTRO TERRITORIO). IL DIBATTIMENTO SI SVOLSE - CON LA NOMINA DI LEGALI D'UFFICIO CHE LA CORTE MI INDUSSE A DICHIARARE "DI FIDUCIA" PER POTER SANARE LE NULLITA' DEL PROCEDIMENTO - NONOSTANTE LA SCENEGGIA DI UNA "RICHIESTA DI RINVIO" DEI LEGALI PER IMPEGNI POLITICI E PROCESSUALI PREVALENTI. NON CI FURONO INTERPELLANZE POLITICHE PER QUELLA SINGOLARE VICENDA. NE' ALCUNO DI QUEI DIFENSORI ACCETTO' DI FORMULARE LE MOTIVAZIONI DI APPELLO. MA CIO' AVVENIVA, COME AVREI SAPUTO PIU' AVANTI NEL TEMPO, PER UN ACCORDO DI DESISTENZA INTERVENUTO TRA LE FORZE POLITICHE ED I VERTICI MILITARI, COME LA ON. MARIA ELETTA MARTINI CONFIDO' CANDIDAMENTE AD UN GIOVANE SACERDOTE, DON ALESSANDRO BERTOLACCI, CHE ATTUALMENTE ESERCITA IL SUO MANDATO NELLA DIOCESI DI LUCCA. UN ACCORDO CHE NECESSARIAMENTE SENTENZIAVA LA MIA DISTRUZIONE PERSONALE E PROFESSIONALE. FUI RADIATO, SUCCESSIVAMENTE AL PROCESSO PENALE MILITARE E NONOSTANTE GLI ESITI COMUNQUE POSITIVI DI PRIMO GRADO E DI APPELLO DI QUEL PROCESSO, SU PROPOSTA DELLA COMM.NE DI DISCIPLINA MILITARE PRESIEDUTA, COME VI HO DETTO IN APERTURA, DAL GEN. ZAULI, CHE SAREBBE STATO POI INDAGATO NEL 1991 PER LE RESPONSABILITA' CONNESSE ALLA STRAGE DI USTICA. FINO AL 1992 NON HO MAI POTUTO VEDERE IL DECRETO DI RADIAZIONE DEL PRESIDENTE PERTINI CHE AVREBBE DOVUTO ESSERMI NOTIFICATO, A PENA DI PERENZIONE E NULLITA', NELLE FORME E NEI TEMPI STABILITI DALLA LEGGE. CREDO ANCORA OGGI CHE LA FIRMA IN CALCE AL PROVVEDIMENTO INVIATOMI - COMUNQUE TARDIVAMENTE - NEL 1992 NON CORRISPONDA A QUELLA REALE DEL PRESIDENTE PERTINI. ANCHE PERCHE' IL PRESIDENTE MI AVEVA FATTO SAPERE, DALLA SUA SEGRETERIA, NELL'AGOSTO 1983 DOPO UNA MIA LETTERA DI CONSAPEVOLE COMMIATO, CHE NON AVREBBE MAI FIRMATO QUEL DECRETO DI RADIAZIONE. ED ECCO DUNQUE LA SPIEGAZIONE DI QUEL "FORSE SONO STATO RADIATO" CON CUI INIZIAVO QUESTA COMUNICAZIONE. DALLE VICENDE INDAGATE GIUDIZIARIAMENTE E VALUTATE DISCIPLINARMENTE FURONO CAPARBIAMENTE STRALCIATI GLI ESITI DI UNA INDAGINE AMMINISTRATIVA DISPOSTA NEL 1979 DAL CAPO DI S.M. METTIMANO IN BASE AD UNA MIA ARTICOLATA DENUNCIA. E QUESTO AVVENIVA NONOSTANTE CHE LA INDAGINE FOSSE STATA SVOLTA CON ASSOLUTA DETERMINAZIONE DI INSABBIAMENTO E SI FOSSE SIMULATO DI VOLER ATTRIBUIRE ALLA MIA DENUNCIA UNA RILEVANZA PENALE DIFFAMATORIA VERSO L'ARMA ED I MIEI SUPERIORI GERARCHICI, CON LA FORMULAZIONE DI ALCUNI CAPI DI IMPUTAZIONE RIFERITI A QUELLA STESSA DENUNCIA. IMPUTAZIONI POI SOTTRATTE AL GIUDIZIO PER UNA "AMNISTIA" CHE PURE AVEVO RIFIUTATO, E MAI VALUTATE DALL'UFFICIALE INQUIRENTE E DALLA COMM.NE DI DISCIPLINA, NONOSTANTE COSTITUISSERO SPECIFICI CAPI DI IMPUTAZIONE ANCHE NELLE CONTESTAZIONI DISCIPLINARI. QUELLA DENUNCIA ERA RELATIVA A VICENDE DI CORRUZIONE, COSTITUZIONE ILLEGITTIMA DI FONDI NERI NELLA DISPONIBILITA' DEI SERVIZI, QUESTIONI DI SICUREZZA DEGLI UOMINI E DI MEZZI. SARA' UN CASO MA LA COMM.NE DI INCHIESTA FISSATA DAL CAPO DI S.M. ERA PRESIEDUTA DAL COL. CAVATORTA, CHE SAREBBE STATO INQUISITO SUCCESSIVAMENTE PER LE VICENDE RELATIVE ALLA STRAGE DI USTICA. E TUTTE LE VICENDE CHE QUELLA MIA DENUNCIA RAPPRESENTAVA O ADOMBRAVA (COME LA VICENDA DEL MONTE SERRA) VEDEVANO PROTAGONISTA ASSOLUTO IL GEN. ZENO TASCIO, SUCCESSIVAMENTE INQUISITO PER RESPONSABILITA' COLLEGATE ALLA STRAGE DI USTICA. ALESSANDRO MARCUCCI FU ASSISTITO INVECE, CON TENACIA E FINO IN FONDO, DALL'AVV. BETTONI, IL MEDESIMO LEGALE CHE AVEVA PATROCINATO IL GEN. REDER NEL PROCEDIMENTO CHE RESTITUI' ALLA LIBERTA' IL GENERALE NAZISTA RESPONSABILE DELLA STRAGE DI MARZABOTTO. E QUESTA CIRCOSTANZA DETERMINO' INIZIALMENTE UN DURO SCONTRO TRA SANDRO MARCUCCI E ME, BENCHE' POI L'AVV. BETTONI ABBIA DIMOSTRATO UNA ASSOLUTA FEDELTA' AL MANDATO ED UNA INCOERCIBILE DEONTOLOGIA PROFESSIONALE. E TUTTAVIA MARCUCCI DOVETTE SUBIRE COMUNQUE BEN DUE PROCEDIMENTI DISCIPLINARI DOPO E NONOSTANTE LA PIENA ASSOLUZIONE PENALE. IL PRIMO DI QUEI PROCEDIMENTI FU "MOLTO SEMPLICEMENTE CANCELLATO" - GRAZIE ALL'ASSOLUTO VUOTO LEGISLATIVO IN MATERIA DISCIPLINARE MILITARE ED ALLA ASSOLUTA ASSENZA DI QUALSIVOGLIA GARANZIA DI DIFESA PER IL MILITARE INQUISITO -, PER AVER DENUNCIATO IL LEGALE DI MARCUCCI, CHE SEGUIVA IL SUO ASSISTITO PUR ESSENDO ESTRANIATO DAL PROCEDIMENTO, LA EVIDENTE FALSIFICAZIONE DI ATTI DEL PROCEDIMENTO STESSO. TALI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI, LA FORMULAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE "FALSA", IL RITIRO DELLA STESSA E LA SUA SOSTITUZIONE CON "NUOVA DOCUMENTAZIONE" PER RINNOVARE IL CONSIGLIO DI DISCIPLINA, FURONO ATTI ATTIVATI E DISPOSTI DAL CAPO DI S.M. DELLA AERONAUTICA GEN. NARDINI, SUCCESSIVAMENTE INDAGATO PER LE RESPONSABILITA' CONNESSE CON LA STRAGE DI USTICA. MEMBRO DELLA COMM.NE DI DISCIPLINA CHE GIUDICO' SANDRO ERA ANCHE IL COL. MUZZARELLI, CHE SAREBBE STATO INQUISITO SUCCESSIVAMENTE PER VICENDE LEGATE ALLA STRAGE DI USTICA, ED IN PARTICOLARE PER AVER "COLLABORATO" ALLA RELAZIONE PISANO. MARCUCCI EVITO' LA RADIAZIONE; MA FU DISTRUTTO DA UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE DI STATO PARI AL MASSIMO DELLA SANZIONE PRIMA DEL PROVVEDIMENTO DI RADIAZIONE: UN ANNO DI SOSPENSIONE DAL GRADO E DAL SERVIZIO. TUTTO AVVENIVA NEL PIU' TOTALE ARBITRIO PERCHE' IL PARLAMENTO AVEVA "DIMENTICATO" DI REGOLAMENTARE PER LEGGE LE SANZIONI DISCIPLINARI DI STATO E LA RELATIVA PROCEDURA, COME PURE SI ERA IMPEGNATO ESPLICITAMENTE A FARE CON LA L. 382/78 DI RIFORMA DEI PRINCIPI DELLA DISCIPLINA MILITARE. ENTRAMBI, SANDRO ED IO, ABBIAMO SAPUTO CONSERVARE UNA FEDE ISTITUZIONALE INCROLLABILE QUALI CHE FOSSERO I CRIMINI DEI NOSTRI SUPERIORI E QUALI CHE FOSSERO I COMPORTAMENTI DEI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI. IL GIURAMENTO DI FEDELTA' A QUESTO PAESE ED ALLA SUA COSTITUZIONE, DUNQUE AL SUO POPOLO, E' STATO SEMPRE PER NOI UN TRATTO ONTOLOGICO NON NEGOZIABILE CON I NOSTRI PERSONALI INTERESSI, NE' COMMERCIABILE PER LE DELUSIONI ED I TRADIMENTI CHE CI VENIVANO DA QUANTI AVREBBERO DOVUTO AVERE A CUORE, PRIMA DI NOI E PIU' DI NOI, LA GIUSTIZIA E LA SICUREZZA PER QUESTO POPOLO. NOI CI SIAMO SENTITI, COME IO OGGI ANCORA MI SENTO, "UFFICIALI PER SEMPRE" DI QUESTA REPUBBLICA DEMOCRATICA. PER QUESTO ABBIAMO CONTINUATO LA NOSTRA RICERCA ANCHE DOPO AVER PERSO O DISMESSO I GRADI FORMALI. E QUESTO SIA DETTO NONOSTANTE IL DISPREGIO CON LA ON. DARIA BONFIETTI HA VOLUTO RISERVARE, FORMALIZZANDOLO IN UNO SCRITTO FRUTTO EVIDENTE DI UNA ASTUTA MANIPOLAZIONE DEI SENTIMENTI DELLA PARLAMENTARE, PER IL NOSTRO ED IN PARTICOLARE PER IL MIO IMPEGNO, A SUO DIRE "TARDIVO" E "SOSPETTO". ALESSANDRO MARCUCCI, SECONDO UN MIO DOCUMENTATO CONVINCIMENTO, E' STATO ASSASSINATO, NEL FEBBRAIO 1992, PERCHE' PERICOLOSO INVESTIGATORE E INCOERCIBILE TESTIMONE DELLE DINAMICHE DELLA STRAGE DI USTICA, E SOPRATTUTTO PERCHE' TESTARDO ORGANIZZATORE DI OGNI CONDIZIONE CHE CI CONSENTISSE DI PORTARE DAVANTI AD UN MAGISTRATO GLI ESITI DELLA INDAGINE CHE AVEVAMO SVOLTO, INSIEME, SU QUELLA ORRIDA STRAGE. COMPIUTAMENTE E LEGITTIMAMENTE - NONOSTANTE LE NOSTRE VICENDE PENALI MILITARI -. E DOVENDO FARLO MENTRE PORTAVAMO IL PESO DELLE VICENDE UMANE E PROFESSIONALI CHE FUMMO COSTRETTI A VIVERE DAI VERI TRADITORI DEL PAESE. QUALE CERTAMENTE E' STATO E CONTINUA AD ESSERE, AD ESEMPIO, IL GEN. ZENO TASCIO; MA COME LO SONO STATI ANCHE E SOPRATTUTTO QUANTI, MILITARI E POLITICI, NE DIRIGEVANO E DISPONEVANO I COMPORTAMENTI GARANTENDO IMPUNITA'. E SANDRO MARCUCCI E' MORTO, UCCISO, DA UFFICIALE FEDELE. FEDELE, E FINO AL SANGUE, AL COMPITO DI VIGILARE PER LA SICUREZZA E LA DIFESA DI OGNI SINGOLO CITTADINO. EGLI HA AGITO COME UNO DEI TANTI NOBILI COMANDANTI CHE DOPO LA VERGOGNA DELL'8 SETTEMBRE SEPPERO CONSERVARE DIGNITA' AGLI UOMINI DELLE NOSTRE FF.AA., QUALE CHE FOSSE IL FRONTE SU CUI DECISERO DI SCHIERARSI. E' INDUBBIO CHE SANDRO MARCUCCI FOSSE TUTTAVIA SCHIERATO, IN QUEL MOMENTO, SUL FRONTE DEI VALORI DELLA RESISTENZA E DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE E CHE SIA CADUTO TRUCIDATO DALLE MANI ASSASSINE DI CHI AVEVA USURPATO, OGGI COME ALLORA, I LEGITTIMI POTERI DELLO STATO IN NOME E PER INTERESSE DI UNA DIVERSA SOVRANITA'. STA A VOI CONFERMARE O SMENTIRE SE ANCORA OGGI GLI UOMINI DEL POTERE NEL NOSTRO PAESE SAPPIANO SOLO TORNARE AD ESIBIRE LA MEDESIMA CIALTRONERIA CON LA QUALE NEL 1943 IL PAESE E LE NOSTRE FF.AA. FURONO ABBANDONATI ALLA LORO SORTE. LA MIA PERSONALE INDAGINE SULL'OMICIDIO DI MARCUCCI E DI LORENZINI NON NASCEVA DA SEMPLICI DEBITI DI PERSONALE AMICIZIA; CHE' PIUTTOSTO MI SONO IMPOSTO PER ALCUNI MESI DI NON COLTIVARE L'IPOTESI DI UN DELITTO. MA UNA VICENDA SINGOLARE MI RILANCIO' SULLA "PISTA DELL'OMICIDIO": UN C.C., PER CIRCOSTANZE PARTICOLARISSIME, MI RIVELO' DI AVER ASSISTITO AD UN COLLOQUIO IN CUI UN COL. DELLA A.M. - IL COL. FRANCO AMBROSI - AVREBBE DETTO AD UN GRADUATO DEI C.C. - L'APP.TO STIVALA -: "HANNO (O ABBIAMO) CHIUSO LA BOCCA A MARCUCCI, ORA DOVRANNO (O DOVREMO) CHIUDERLA A CIANCARELLA". NON MI ACCONTENTAI OVVIAMENTE DELLA RIVELAZIONE PERSONALE, CHE POTEVA ESSERE UNA TERRIBILE "POLPETTA AVVELENATA"; MA PRETESI DAL C.C. - FIN QUASI A "COSTRINGERLO" - CHE VERBALIZZASSE DAVANTI AL GIUDICE PRIORE LA CIRCOSTANZA RIFERITAMI. E POI, AVUTA CONFERMA DELLA AVVENUTA DEPOSIZIONE (QUALE NE FOSSE STATO L'ESITO ERA COMUNQUE INDIFFERENTE, A QUEL PUNTO, PER GIUSTIFICARE LA MIA AZIONE), FUI LEGITTIMATO A RIVISITARE LO SCENARIO DELLA MORTE DI SANDRO. NON E' STATO AFFATTO DIFFICILE, A QUEL PUNTO, RECUPERARE LA DOCUMENTAZIONE CHE DIMOSTRA LA ESECUZIONE DI UN CINICO DELITTO, E LA COLPEVOLE ALTERAZIONE DELLE "EVIDENZE CRIMINALI" DA PARTE DELLA COMM.NE DI INDAGINE TECNICO FORMALE, LE CUI CONCLUSIONI FURONO AVALLATE "PASSIVAMENTE ED ATTIVAMENTE INSIEME" DA UN GIUDICE "VOLUTAMENTE ED OSTINATAMENTE POCO CURIOSO". SULL'OMICIDIO DI SANDRO MARCUCCI SI E' STESO UN VELO DI OMERTOSO SILENZIO, CHE NEPPURE UN ESPOSTO AL CSM E' RIUSCITO AD INCRINARE. AL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA VIENE ALLEGATO, CON LA PRESENTE E PER LE VALUTAZIONI E LE EVENTUALI AZIONI DI COMPETENZA, IL DOSSIER RELATIVO ALL'ALLUCINANTE PERCORSO DI QUELL'ESPOSTO ALL'ORGANO COSTITUZIONALE DI AUTOGOVERNO DELLA MAGISTRATURA: * DEPOSITATO NEL MARZO 1994 PRESSO LA STAZIONE DEI CC DI TORRE DEL LAGO PER L'INOLTRO AL DESTINATARIO, COME DA RELATA DEL DEPOSITO; * DAI C.C. CONSEGNATO ALLA PROCURA DI LUCCA CHE RITENNE DI INVIARLO - "PER COMPETENZA" MI SARA' DETTO UN ANNO DOPO - ALLA PROCURA DI MASSA, IL CUI COMPORTAMENTO INVESTIGATIVO E GIUDICANTE ERA PROPRIO L'OGGETTO DELLA MIA DENUNCIA AL CSM; * DALLA PROCURA DI MASSA INOLTRATO - SEMPRE "PER COMPETENZA" MI SARA' DETTO - ALLA PROCURA DI TORINO, COME ESPOSTO RIFERITO A VICENDA IN CUI LA "PERSONA OFFESA" NON SAREBBE STATA IL MARCUCCI MA IL PROPONENTE DELL'ESPOSTO, CIOE' MARIO CIANCARELLA; * ARCHIVIATO INFINE DALLA PROCURA DI TORINO CON MOTIVAZIONE A ME IGNOTA PERCHE' NON MI E' MAI STATA NOTIFICATA, NE' COME PROPONENTE DELL'ESPOSTO NE' COME EVENTUALE "PERSONA OFFESA". MENTRE AL MINISTRO PER LA DIFESA VENGONO ALLEGATI GLI SCRITTI CHE HO INVIATO RECENTEMENTE AL GEN. TASCIO ED AL NUOVO CAPO DI SMD, GEN. ARPINO, CHE FU NOSTRO SUPERIORE DIRETTO ALLA 46^ AB, ESSENDO VICECOMANDANTE DEL MEDESIMO E REPELLENTE GEN. TASCIO. A TUTTI I DESTINATARI HO ALLEGATO COPIA DEL FAX INOLTRATO IL 5 AGOSTO DI QUEST'ANNO AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, ON. LUCIANO VIOLANTE. E' EVIDENTE LA MIA DETERMINAZIONE DI OTTENERE LA RIAPERTURA DELLE INDAGINI SU QUELLA MORTE PER POTER INVOCARE POI, UNA VOLTA ACCERTATA INCONTROVERTIBILMENTE LA SUA NATURA, LA RICERCA DEI MOVENTI E DEI MANDANTI DELL'EVENTUALE DELITTO CHE IO SOSPETTO E CHE SOSTENGO ESSERE TALE E SPUDORATAMENTE EVIDENTE. E POTER COMUNQUE CHIEDERE, CON MAGGIOR FORZA DI QUANTO NON ABBIA OGGI LA MIA RICHIESTA GIA' RIPETUTAMENTE FORMALIZZATA, LA PIENA RESTITUZIONE DI SANDRO ALL'ONORE CHE EGLI MERITAVA. MA E' ANCORA PIU' EVIDENTE LA NECESSITA' DEI POTERI OCCULTI CHE PRESIEDONO ALLE VICENDE DI QUESTO PAESE DI IMPEDIRE QUEL DOVEROSO ACCERTAMENTO. INFATTI SE LA MORTE DI SANDRO MARCUCCI E DI SILVIO LORENZINI NON FOSSE DOVUTA AD UN PROGETTO CRIMINOSO CIO' NON SOTTRARREBBE ALCUNA LEGITTIMAZIONE AGLI ESITI DELLA NOSTRA RICERCA SVOLTA SULLA STRAGE DI USTICA. MA SE VICEVERSA FOSSE ACCERTATA LA NATURA OMICIDA DI QUELLE MORTI NESSUNO POTREBBE NEGARE OLTRE CHE QUEL CRIMINE NASCESSE E SIA STATO DETERMINATO PROPRIO DAL PERICOLO CHE QUELLE NOSTRE CONCLUSIONI, ED I RIFERIMENTI TESTIMONIALI CHE SANDRO AVREBBE INDICATO, COSTITUIVANO PER I RESPONSABILI DI QUELLA STRAGE. IO, PER CIO' CHE MI RIGUARDA, CONTINUERO' PER TUTTO IL 1999 NEL TENTATIVO DI COINVOLGERE I CITTADINI NELLA CONSAPEVOLE RICHIESTA DI RIAPERTURA DI QUELLE INDAGINI. ED ALLA FINE, DALL'01.12.99, INIZIERO', SE NON FOSSE STATO RAGGIUNTO LO SCOPO DELLA RIAPERTURA DELLE INDAGINI, UNO SCIOPERO DELLA FAME AD OLTRANZA, SENZA TEMERE GLI ESITI FATALI DELL'INSUCCESSO. I VOSTRI PREDECESSORI HANNO RICEVUTO A SUO TEMPO IL DOCUMENTO IN CUI ANNUNCIAVO LA MEDESIMA INIZIATIVA, MA PER IL 1988. ESSA E' STATA SOLO RIMANDATA DI UN ANNO, PERCHE' IO NON SONO UN "SUICIDA" MA UN LUCIDO COMBATTENTE, E PERCHE' FOSSE POSSIBILE ALLARGARE I LIVELLI DI CONSAPEVOLEZZA, DI CONSENSO E DI SOLIDARIETA' TRA I CITTADINI ORDINARI PRIMA DI ARRIVARE ALLO "SCONTRO FINALE". RINNOVERO' COMUNQUE ALL'INIZIO DEL 1999 L'INVIO DELLA DOCUMENTAZIONE AI VOSTRI UFFICI. HO RIPETUTO A CIASCUNO DEI VOSTRI PREDECESSORI QUESTA ESIGENZA DI VERITA' E DI GIUSTIZIA, CHIAMANDO IL POTERE POLITICO A CONFRONTARSI CON TUTTA LA NOSTRA STORIA DI UOMINI, CITTADINI E MILITARI DEMOCRATICI. IN RISPOSTA HO OTTENUTO SOLO MAESTOSI SILENZI E QUALCHE IMPROVVIDO E TIMIDO TENTATIVO DI FARMI INCRIMINARE DALLE PROCURE MILITARI PER "RIVELAZIONE DI SEGRETI DI STATO". TENTATIVI MOLTO INCERTI ED IMPACCIATI IN VERITA', SVOLTI CON EVIDENTE IMBARAZZO DA: * IL CAP. C.C. FLORIO, DEL COMANDO DI COMPAGNIA DI VIAREGGIO SU SUB-DELEGA "A CASCATA" DELLA PROCURA GENERALE MILITARE AL COMANDO GENERALE DEI C.C.; DA QUESTI ALLA SEZIONE C.C. PER LA AERONAUTICA; DA QUESTA ALLA STAZIONE C.C. DELLA 46^ BA DI PISA; E DA QUESTA INFINE AL COMANDO DI COMPAGNIA DI VIAREGGIO; * IL T.COL. C.C. BODIO, DEL DISTACCAMENTO C.C. PRESSO IL COMANDO DELLA II^ R.A., SU DELEGA DELLA PROCURA GENERALE MILITARE; * IL M.LLO C.C. VETERE, DEL COMANDO DEL REPARTO DI LUCCA, SU SUB-DELEGA DELLA PROCURA DI PISA, DELEGATA A SUA VOLTA DALLA PROCURA GENERALE DI ROMA, ATTIVATA DA UN RAPPORTO DEL COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI C.C. RELATIVA AL MIO INTERVENTO IN "MEMORIA" DI MARCUCCI TENUTO A PISA NEL GENNAIO 1995 IN OCCASIONE DEL CONVEGNO "DARE VOCE AL SILENZIO DEGLI INNOCENTI". NON MI SONO MAI SOTTRATTO, BENCHE' NESSUNO DI ESSI ABBIA AVUTO POI CORAGGIO E TROVATO MOTIVAZIONE PER PORTARE FINO IN FONDO - COME AVREBBE DOVUTO - IL PROPRIO MANDATO, SECONDO L'ETICA E LA DEONTOLOGIA DI CHI ABBIA DELLE CONSEGNE PRIMARIE, PREVALENTI E "AUTOMATICHE", RISPETTO AD OGNI E QUALSIASI DISPOSIZIONE GERARCHICO-FUNZIONALE. CONSEGNE FISSATE DALLA LEGGE PER I COMPITI E LE FUNZIONI DI P.G., E CHE RENDONO OBBLIGATORIA LA AZIONE PENALE IN PRESENZA DI "NOTITIA CRIMINIS". ANCHE CONTRO I DETENTORI DEL POTERE POLITICO, ANCHE CONTRO GLI INIZIALI ISPIRATORI DELLA INDAGINE GIUDIZIARIA, ANCHE CONTRO ALTI UFFICIALI, SE EMERGESSERO RESPONSABILITA' PENALI NEI LORO COMPORTAMENTI. SONO STATO EDUCATO AD UN SENSO ISTITUZIONALE TALMENTE PROFONDO DA NON TEMERE ALCUNA SEDE DI GIUDIZIO E DI CONFRONTO, SOPRATTUTTO ESSENDO CERTO DELLA MIA CRISTALLINA ONESTA' DI METODO E DI VALORI. LO STATO HA INFATTI SEMPRE IL DIRITTO-DOVERE DI ACCERTARE IL CORRETTO COMPORTAMENTO DELLE SUE "SENTINELLE" - O DI CHI PRETENDA DI ESSERE TALE - NELL'AMBITO DELLE LORO STESSE CONSEGNE. MA IL PROCESSO E' SEMPRE IL SOLO LUOGO DEPUTATO AD UN TALE ACCERTAMENTO, PERCHE' QUALSIASI CONTENZIOSO POSSA SOTTRARSI AD OGNI FORMA DI ARBITRIO DEI POTENTI. ED E' PROPRIO QUESTO - CIOE' LA CERTEZZA DEL PROCESSO - CHE DA' DIGNITA' ALL'IMPEGNO DI QUANTI SIANO CHIAMATI A VIGILARE IN ARMI SULLA SICUREZZA DEL PAESE. MA LO STATO A SUA VOLTA DOVREBBE SEMPRE MOSTRARE CHE "NON VI SIA NESSUNO, ALL'INTERNO DEL PAESE, CHE SIA COSI' IN ALTO DA POTERSI CONSIDERARE AL DI SOPRA DELLA LEGGE". SPIACE CHE QUESTO FONDAMENTALE ASSIOMA DI DEMOCRAZIA NON SIA STATO PARTORITO E NON SIA PRATICATO QUI DA NOI, CHE SIAMO STATI CULLA DEL DIRITTO, MA IN QUEGLI STATI UNITI D'AMERICA PER I CUI METODI DI INTERVENTO E DI INGERENZA POLITICA E PER LA CUI VIOLENTA CULTURA ED INTERPRETAZIONE DEL "DIRITTO INTERNAZIONALE" NON NUTRO ALCUNA SIMPATIA. UN PAESE, GLI USA, DOVE SI CONSUMANO SPESSO I PIU' ORRIDI PROGETTI DI TRADIMENTO DELLA STESSA LEGGE AMERICANA E COMUNQUE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE. COME LA NOSTRA SOVRANITA', INESISTENTE PIU' ANCORA CHE LIMITATA, DIMOSTRA. LI' PERO' LO SI FA SENZA ALCUNA "RETE DI PROTEZIONE" E SENZA LA PRESUNZIONE DI LEGITTIMAZIONE DELLA ILLEGALITA' CONSUMATA DA PARTE DEL POTERE CHE LA DISPOSE. E SOPRATTUTTO CON ASSOLUTA INSOFFERENZA VERSO "LA MENZOGNA DEL POTERE" PER SALVAGUARDARE SE STESSO. COSI' E' STATO PER LA VICENDA DELLE INGERENZE CIA NEL GOLPE CILENO CONTRO IL GOVERNO ALLENDE, COSI' E' STATO NELLA VICENDA NIXON PER LE MENZOGNE SUL WATERGATE, COSI E' STATO NELLA VICENDA DEL COL. NORTH PER LA VICENDA IRAN-CONTRAS. E COSI' ANCHE QUANDO SI TRATTI DI CERCARE DI NEGARE "RAPPORTI SESSUALI IMPROPRI" CON UNA ASTUTA RAGAZZA. COSA CHE A MOLTI DI NOI SUSCITA SOLO QUEGLI STUPIDI SORRISINI DI "UNA SCIOCCA E FRETTOLOSA PRESUNZIONE DI SUPERIORITA'". SE UNA COSA HO IMPARATO DALLA MIA STORIA PROFESSIONALE ED UMANA E' CHE SI AMANO LE PROPRIE ISTITUZIONI E NE SI DIFENDE LA DIGNITA' SOLO QUANDO SI E' CAPACI DI PRETENDERE CHE ESSE SAPPIANO CONFRONTARSI CON LA VERITA' E SI FACCIA DI TUTTO PERCHE' SU QUELLA VERITA' LE ISTITUZIONI SIANO CORRETTAMENTE INFORMATE. SENZA ALCUNA GARANZIA PREVENTIVA DI ESSERE CREDUTI, SENZA ALCUN TIMORE PER I PREZZI CHE E' NECESSARIO PAGARE A QUESTO SENSO DI LEALTA'. NON POTEVO DUNQUE ESIMERVI DALL'OBBLIGO DI CONFRONTARVI CON QUESTE NOSTRE TRAGICHE E TRUCIDE VICENDE. CERTO, NEL FRATTEMPO SONO MUTATE MOLTE CONDIZIONI POLITICHE "DI TEATRO". E LA SINISTRA "GOVERNA" MA CON LA DETERMINANTE CONSOCIAZIONE DEL "SENATORE COSSIGA". SONO CONSAPEVOLE DUNQUE CHE NON SARA' FACILE AGLI UOMINI DEL MOVIMENTO FONDATO DAL "SENATORE", I QUALI OGGI SIEDONO NEL SUO GOVERNO, ON. D'ALEMA (UOMINI CHE COMUNQUE NON HANNO ALCUNA AUTOMATICA CORRESPONSABILITA' CON IL LORO PADRINO, IN UN PAESE IN CUI LA "RESPONSABILITA' PENALE E' PERSONALE", E FORSE NEPPURE HANNO ALCUNA CONSAPEVOLEZZA DELLE RACCAPRICCIANTI RESPONSABILITA' POLITICHE DEL LORO LEADER; MA CHE DIFFICILMENTE ACCETTEREBBERO DI "LEGGERLE" - IN UN PAESE CHE DEVE ANCORA SCOPRIRE IL SENSO DELLA "RESPONSABILITA' POLITICA IN SOLIDO" -), DIGERIRE LA DEVASTANTE DICHIARAZIONE CHE RILASCIAI AL TG3R DEL 12.08.98, QUANDO FUI CERTO PURTROPPO CHE OGNI SPERANZA DI UNA SOLUZIONE POLITICA E GIUDIZIARIA SERIA ED ONESTA PER LE STRAGI CHE HANNO INSANGUINATO IL NOSTRO PAESE STESSE ORMAI RAPIDAMENTE TRAMONTANDO. MA DOPO L'ODG DELL'UDR, FATTO PROPRIO DAL GOVERNO PRODI (GOVERNO CHE ALLINEAVA TRA I SUOI SOTTOSEGRETARI ANCHE LA ON. BONFIETTI), DI LEGITTIMARE PER IL PASSATO E PER IL FUTURO LA SEGRETEZZA DEI PROTOCOLLI DEI RAPPORTI DEL NOSTRO GOVERNO CON LE FF.AA. STATUNITENSI SUL NOSTRO TERRITORIO (PURA "ALCHIMIA POLITICA" PER CONFERMARE VALIDITA' AI PROTOCOLLI POLITICI SEGRETI DI SUDDITANZA, BEN PIU' AMPI DELLE SOLE QUESTIONI MILITARI RIFERITE ALLE BASI DI STANZA SUL NOSTRO TERRITORIO), NON ERA PIU' POSSIBILE LAVORARE CON IL METODO ED I CRITERI CHE AVEVAMO SEMPRE UTILIZZATO PRIMA - PUR CON RISCHIO PERSONALE PROGRESSIVO ED ANCHE ACCETTANDO DI METTERE IN GIOCO LA PELLE, COME SANDRO MARCUCCI AVEVA GIA' FATTO-. E CIOE' CON LA COSTANTE RICERCA DI INTERLOCUTORI ISTITUZIONALI CON I QUALI LAVORARE PER "CREARE QUELLE CONDIZIONI POLITICHE DI PRATICABILITA'" NECESSARIE PER CONSENTIRE LA RIVELAZIONE E LA ACCETTAZIONE DI UNA VERITA' SCOMODA E DIROMPENTE COME QUELLA DELLE RESPONSABILITA' PER STRAGE. E DI USTICA IN PARTICOLARE. RITENNI ALLORA NECESSARIO FARE PUBBLICAMENTE E FINALMENTE I NOMI DEI RESPONSABILI DIRETTI E FUNZIONALI DELLA ORGANIZZAZIONE POLITICO-MILITARE DELLA STRAGE DI USTICA E DELL'ORDINE ESECUTIVO CHE NE DETERMINO' LA SANGUINARIA CONSUMAZIONE. QUEI RESPONSABILI POLITICI, ALLE SPALLE DI OGNI E QUALSIASI GEN. TASCIO, AVEVANO ED HANNO I NOMI ED I VOLTI DEL SEN. FRANCESCO COSSIGA E DELL'ON. LELIO LAGORIO. E DUNQUE NON VI SARA' FACILE, IN PARTICOLARE AL MINISTRO PER LA DIFESA SEN. SCOGNAMIGLIO, DARE UNA QUALCHE AUDIZIONE A QUESTA MIA RINNOVATA DENUNCIA. MA NON SONO LE VOSTRE EVENTUALI DIFFICOLTA' A POTER CONDIZIONARE LA MIA COMUNICAZIONE. IO MI RIVOLGO ALLE ISTITUZIONI, OLTRE AI VOLTI ED I NOMI E LE APPARTENENZE POLITICHE DEGLI UOMINI CHIAMATI VOLTA A VOLTA A RAPPRESENTARLE. E SONO QUEGLI UOMINI, OGNI VOLTA DIVERSI, CHE DOVRANNO DECIDERE SUI PROPRI COMPORTAMENTI. ESSI CHE DOVREBBERO COMUNQUE SERVIRLE, QUELLE ISTITUZIONI, CON ONORE E FEDELTA', CON VERITA' E GIUSTIZIA SENZA PRIVILEGIO PER I PROPRI MECENATI POLITICI, E SENZA "SERVIRSENE" PIUTTOSTO PER MESCHINI INTERESSI ILLEGITTIMI E DI PARTE. QUESTO E' DUNQUE ASPETTO CHE RIGUARDA ESCLUSIVAMENTE VOI, CIASCUNO DI VOI, E LE VOSTRE COSCIENZE ETICHE O POLITICHE. NON E' INVECE ASPETTO CHE POSSA CONDIZIONARE LE MIE COMUNICAZIONI. COSA CHIEDO? SOLO CHE FACCIATE IL NOSTRO DOVERE DI OSSEQUIO ALLA COSTITUZIONE ED ALLA LEGGE. COME? STA A VOI DECIDERLO. L'IMPORTANTE PER ME ERA IMPEDIRVI DI PROCEDERE CON LA AFFASCINANTE SCAPPATOIA DI POTER DIRE "IO NON SAPEVO. NOI NON SAPEVAMO". POTRETE DAVVERO CONVIVERE E "DORMIRE SERENAMENTE" CON L'IDEA DI CAMMINARE E "GIACERE" POLITICAMENTE CON UOMINI COSI' RACCAPRICCIANTI DA AVER ORDITO ED ORGANIZZATO LA STRAGE DI "INERMI CITTADINI", IN NOME E PER CONTO DEGLI INTERESSI DI ALTRI GOVERNI ED ALTRE SOVRANITA', SOTTO LA COPERTURA IDEOLOGICA DELLA "GUERRA FREDDA"? CON UOMINI COSI' TRUCI DA AVERE LA PRESUNZIONE E LA PRETESA DI NON DOVERNE RISPONDERE OGGI, SOLO PERCHE' QUELLA "GUERRA FREDDA E' FINITA" E SAREBBE STATA VINTA? VI SARA' DAVVERO POSSIBILE CONCLUDERE CON AFFERMAZIONI PREGIUDIZIALI E "FIDEISTE" SULLA LORO ESTRANEITA' ALLE VICENDE CHE VI HO RAPPRESENTATO, SENZA FARE NULLA PER VERIFICARE QUANTO VIENE DENUNCIATO ALLA VOSTRA ALTA FUNZIONE, O SENZA DICHIARARNE NEPPURE, SECONDO FORME LEGITTIME, LA COMPROVATA INFONDATEZZA? DI FRONTE AD AFFERMAZIONI SIMILI ALLE MIE DOVREBBE ESSERE VINCOLANTE ANCHE L'ASSUMERE LA RESPONSABILITA' DI DEFINIRLE PUBBLICAMENTE FARNETICAZIONI. INSOPPORTABILI E CALUNNIOSE - QUANTO INFONDATE - ACCUSE. MA ASSUMENDO L'OBBLIGO DI AVVIARE LE PROCEDURE DI LEGGE CHE OGNI FARNETICAZIONE DI QUESTO LIVELLO COMPORTA. O COME RESPONSABILITA' PENALE, O COME DOVEROSA E CIRCOSTANZIATA DICHIARAZIONE DI ORGANI COMPETENTI DI UNA "INSANABILE FOLLIA" DEL LORO ESTENSORE, CHE SIA PERTANTO CERTIFICATO ESSERE ASSOLUTAMENTE INATTENDIBILE. E' DURO, ED ANCHE RISCHIOSO POLITICAMENTE, LASCIARE CHE QUALCUNO POSSA LANCIARE, COME HO FATTO IO, E RIMANENDO INDISTURBATO TALI E TANTI ACCUSE. DOMANI QUALCUNO POTREBBE CHIEDERE CONTO A VOI DI UN VOSTRO SILENZIO O DI UNA PASSIVITA' ECCESSIVA DI FRONTE A SIMILI SCONCE AFFERMAZIONI, OVVERO DI FRONTE ALLE BEN PIU' SCELLERATE REALTA' CHE DOVESSERO DAVVERO EMERGERE. NON CREDETE? SONO CONSAPEVOLE CHE ANCHE IL GEN. PINOCHET SIEDE, COME COSSIGA, E CON LA STESSA DIGNITA' DI SENATORE, NEL PARLAMENTO DEL SUO PAESE. DOPO AVERLO AGGREDITO ED ESPROPRIATO DI DIGNITA'. DOPO AVER TRUCIDATO IL PRESIDENTE ELETTO DEL SUO PAESE, AVER CONSEGNATO ALLA TORTURA ED ALLE MORTI PIU' ATROCI GIOVANI, UOMINI E DONNE, IN NOME DELLA SUA SALVIFICA MISSIONE "ANTICOMUNISTA". E SONO CONSAPEVOLE DELLA DIFESA SCONCERTANTE CHE OGGI IL SEDICENTE "GOVERNO DEMOCRATICO" DEL CILE FA DI QUEL CRIMINALE, DI FRONTE ALLA RICHIESTA DI PROCESSARLO AVANZATA E SOSTENUTA DA UN GIUDICE SPAGNOLO IL QUALE RITIENE INVECE PREVALENTE IL DIRITTO ALLA VITA DI ALCUNI SUOI GIOVANI CITTADINI RISPETTO ALLA "ALCHIMIA DEMOCRATICA" CON LA QUALE SI VORREBBE SOTTRARRE IL LORO CARNEFICE ALLE SUE PERSONALI E CRIMINALI RESPONSABILITA'. NON MI SORPRENDERO' DUNQUE DI UN EVENTUALE COMPORTAMENTO SPECULARE, ANCHE DEGLI UOMINI DI QUESTO GOVERNO, NEI CONFRONTI DEL "NOSTRO SENATORE" COSSIGA, E NON DI LUI SOLAMENTE, SE MAI QUALCHE GIUDICE O QUALCHE ISTITUTO PARLAMENTARE TROVASSE RAGIONEVOLE RACCOGLIERE LA MIA DENUNCIA - E DOVEROSO AVVIARE INDAGINI CONSEGUENTI - SULLE SUE E ALTRUI RESPONSABILITA' DIRETTE NELLA STRAGE DI USTICA E PIU' ANCORA SULLE LORO RESPONSABILITA' POLITICHE-CRIMINALI NEL CONTESTO GENERALE DELLA TRAGICA QUANTO IMPUNITA STAGIONE STRAGISTA DEL NOSTRO PAESE. ASPETTO QUESTO, CHE LA COMM.NE PARLAMENTARE DOVREBBE SENTIRE FORSE COME SUO COMPITO POLITICO SPECIFICO, PRIMARIO E PREVALENTE, ESSENDO STATA COSTITUITA NON PER "DUPLICARE" PROCESSI GIUDIZIARI MA PER ACCERTARE LE "CAUSE (CHE NON POTEVANO, NE' POSSONO, ESSERE ALTRO CHE POLITICHE) DELLA MANCATA INDIVIDUAZIONE DEI RESPONSABILI DI STRAGI". MA NON PER QUESTO, O PER IL DISAPPUNTO E LA REAZIONE CHE POTREI SUSCITARE A LIVELLO POLITICO, DESISTERO' DALLA LOTTA E DALL'IMPEGNO IN CUI HO GIOCATO TUTTA LA MIA VITA E TUTTO DELLA MIA VITA. QUESTE BATTAGLIE NON SI COMBATTONO PERCHE' - O SOLO SE - SI ABBIA LA GARANZIA PREVENTIVA DI VINCERLE. SI COMBATTONO PERCHE' SI SENTE COME GIUSTO E DOVEROSO IL SOSTENERLE, COSTI QUELLO CHE COSTI. PER DISTINGUERE E PER DECIFRARE CIO' CHE E' GIUSTIZIA DA CIO' CHE E' INFAMIA, CIO' CHE E' SERVIZIO DA CIO' CHE E' SOLO ANSIOSA RICERCA DI ESERCIZIO DEL POTERE, CIO' CHE E' VERITA' E LEGALITA' DA CIO' CHE E' SOLO FALSITA' ED USO STRUMENTALE DELLA LEGGE RIDOTTA A STRUMENTO DI PREVARICAZIONE SUI DEBOLI. CIO' CHE E' POLITICA DA CIO' CHE E' SOLO SMODATO INTERESSE PERSONALE E PRIVATISTICO. CIO' CHE E' DEMOCRAZIA, DA CIO' CHE E' PRESUNZIONE E PRETESA DI DOMINIO, REGALE ED ASSOLUTO SUL DESTINO DEI CITTADINI. VI SALUTO, IN CURIOSA (NON OSO PIU' DIRE INFATTI "SPERANZOSA") ATTESA DELLE VOSTRE DECISIONI, CON TESTARDO IMMUTATO ED INCROLLABILE RISPETTO ISTITUZIONALE. MARIO CIANCARELLA EX CAPITANO PILOTA DELLA A.M. ITALIANA